Diego Abatantuono: dramma dietro le quinte, ma performance straordinaria in questo film potentissimo! Dolore, rinascita e legami inaspettati

Diego Abatantuono è senza dubbio uno degli attori più amati del cinema italiano, capace di passare dalla comicità alla drammaticità con grande maestria. Eppure, la sua performance in L’ultima settimana di settembre segna un punto di svolta. Un film che racconta il dolore, la solitudine e la rinascita, ma che, dietro le quinte, ha avuto un retroscena davvero drammatico.

Gianni De Blasi, regista e sceneggiatore del film, ha debuttato nel lungometraggio con una pellicola che ha già emozionato il pubblico e la critica. La trama, tratta dall’omonimo romanzo di Lorenzo Licalzi, segue il protagonista Pietro Rinaldi (interpretato da Abatantuono), un uomo segnato dalla solitudine e dal lutto che decide di togliersi la vita, ma un colpo di scena lo costringerà a intraprendere un viaggio di rinascita.

Diego Abatantuono
Diego Abatantuono sul set del film L’ultima settimana di settembre

Il viaggio di Pietro e del suo nipote Mattia, interpretato da Biagio Venditti, è la cornice di una storia che non si limita al racconto della crescita interpersonale, ma si intreccia anche con l’incredibile realtà del set. In un’intervista esclusiva, Gianni De Blasi ha raccontato un episodio che avrebbe potuto fermare tutto, ma che alla fine ha reso il film ancora più potente.

Dopo il primo giorno di riprese, Diego ha avuto un problema alla schiena,” racconta il regista. “Mi ha chiamato e mi ha detto: ‘Amico mio, non sto riuscendo ad alzarmi’. Era un momento delicato, ma Diego non si è mai tirato indietro. Nonostante la sofferenza, ha continuato a lavorare con grande determinazione.

Un incidente che ha segnato il set: la forza di Diego Abatantuono e la rinascita del film

Diego Abatantuono è sempre stato noto per la sua professionalità, ma ciò che è successo durante le riprese de L’ultima settimana di settembre ha sorpreso anche chi lo conosce da anni. L’attore ha avuto un serio problema alla schiena, ma non ha mai messo in discussione la sua partecipazione al film.

Il regista ha continuato a spiegare che, nonostante la difficoltà fisica, Abatantuono ha affrontato la situazione con un’energia e un impegno che hanno dato ancora più forza alla sua performance. “Abbiamo dovuto fermarci un paio di giorni, ma ci siamo concentrati su altre scene nel frattempo. Quella pausa, però, non ha mai intaccato il livello di energia che Diego portava sul set.

Il film, infatti, è un esempio perfetto di come la vita reale possa influenzare l’arte. La storia di Pietro Rinaldi, un uomo che si ritrova a dover affrontare la vita grazie all’incontro con il nipote, è una metafora di riscatto che si riflette perfettamente nella realtà delle riprese. Abatantuono, pur soffrendo, ha incarnato il processo di guarigione emotiva del personaggio, rendendo il film ancora più intenso.

L’ultima settimana di settembre non è solo un film drammatico, ma una vera e propria lezione di vita, dove il dolore diventa occasione di crescita e di scoperta.  Il risultato finale è una pellicola che parla di rinascita, di legami che si costruiscono lentamente, di generazioni che si incontrano per caso ma che si legano in modo indelebile.

Gianni De Blasi ha voluto creare un film che non fosse solo un viaggio fisico, ma anche un cammino emotivo profondo. Se vuoi scoprire un film che ti emozionerà, ti farà riflettere e ti farà sentire più vicino ai protagonisti, L’ultima settimana di settembre è disponibile su Amazon Prime Video.

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