Tutto quello che ho è la nuova fiction di Mediaset in onda su Canale 5. Protagonista assoluta è Vanessa Incontrada, nel ruolo di Lavinia, madre alla ricerca della verità sulla morte della figlia Camilla.
La serie affronta il dolore di una famiglia spezzata. Lo fa attraverso uno scontro tra due genitori. Lei è un’avvocata. Lui è un poliziotto. Il marito Matteo è interpretato da Marco Bonini. Lavinia non si arrende. Vuole capire se Kevin, il ragazzo accusato dell’omicidio, sia davvero colpevole. Tutto quello che ho racconta la violenza, il sospetto, e la frattura tra giustizia e verità. Il contesto è attuale: razzismo, disagio sociale, famiglie divise. Un racconto duro e necessario, seppur con qualche criticità. Ma è davvero una novità? Oppure stiamo vedendo il tentativo di Mediaset di inseguire il successo di Rai e della sua fiction più potente?
Il riferimento è chiaro: Mare Fuori 5, in onda su Rai 2, è la quinta stagione del fenomeno seriale più discusso degli ultimi anni. Anche qui ci sono adolescenti in pericolo, famiglie spezzate, e un sistema carcerario che fallisce. Carmine Recano, Artem, Maria Esposito, Domenico Cuomo: sono i volti iconici della serie. Le loro storie si intrecciano tra amore, crimine e redenzione. Ogni personaggio di Mare Fuori lotta per sopravvivere. Non solo fisicamente, ma anche emotivamente.

Proprio come Kevin in Tutto quello che ho. In carcere, solo, vittima di pregiudizi e violenza. Ma con una differenza importante: in “Mare Fuori” i ragazzi hanno ancora speranza. Nella fiction con Vanessa Incontrada, il futuro sembra già spezzato. La domanda è inevitabile. Rai o Mediaset? Chi riesce a raccontare meglio il dolore, l’ingiustizia, e il dramma familiare?
Tutto quello che ho vs Mare Fuori 5: due fiction a confronto, dolore adulto o speranza giovanile?
Tutto quello che ho sceglie un linguaggio più adulto. Parla di madri, padri, responsabilità. Ogni scena è tesa. Ogni parola pesa. Lavinia è un personaggio forte ma ferito. Cerca la verità anche a costo di distruggere la sua famiglia. Mare Fuori 5 punta sul cuore giovane dello spettatore. Le emozioni sono esplosive. L’ambientazione è dura, ma le storie hanno una luce. Il carcere diventa luogo di trasformazione. A volte anche di rinascita.
Vanessa Incontrada offre una prova intensa e sofferta. Il suo personaggio porta sulle spalle il dolore di ogni madre. E lo fa con eleganza e credibilità. Ma il ritmo della fiction Mediaset è più lento, più psicologico. Al contrario, Mare Fuori è veloce, incalzante. Alterna dialoghi intensi a esplosioni emotive. La regia è giovane, la scrittura più coraggiosa. Non ha paura di toccare temi tabù: droga, omosessualità, suicidio.
Entrambe le fiction hanno un obiettivo comune: mettere a nudo le crepe del nostro sistema. Lo fanno con linguaggi diversi, ma la tensione emotiva è la stessa. La differenza principale? Tutto quello che ho parla dal punto di vista dei genitori. Mare Fuori racconta il mondo attraverso gli occhi dei ragazzi. Questo cambia tutto. Lo spettatore si trova di fronte a due visioni opposte. In Tutto quello che ho c’è rabbia, impotenza e senso di colpa. In Mare Fuori, c’è caos, ma anche una possibilità di salvezza.
E allora la domanda resta aperta: chi ci sta raccontando davvero meglio la verità? Chi riesce a farci male nel modo più sincero? Forse non serve scegliere. Ma vale la pena guardarle entrambe. Per capire quanto la fiction italiana, tra Rai e Mediaset, sia diventata finalmente matura. E capace di toccare il cuore.
