Un grande classico del cinema torna stasera in tv: suspense, emozione e una storia vera che ha fatto la storia
Stasera in tv su Iris: il ritorno di un cult senza tempo che ha segnato un’epoca
Quando Clint Eastwood interpreta un uomo che non si arrende mai, il risultato è un capolavoro senza tempo. Stasera in tv, alle 21.15 su Iris (canale 22), va in onda Fuga da Alcatraz (Escape from Alcatraz), un film del 1979 diretto dal leggendario Don Siegel. Quest’opera rappresenta l’ultima, intensa collaborazione tra Siegel e Eastwood, una coppia che ha lasciato un segno indelebile nel cinema americano.
Basato su una storia vera, il film racconta l’incredibile vicenda di Frank Morris, detenuto realmente esistito, noto per le sue fughe da penitenziari di massima sicurezza. Morris, interpretato da uno dei Clint Eastwood più intensi di sempre, arriva nel carcere più impenetrabile degli Stati Uniti: Alcatraz. Qui incontra i fratelli Anglin, con i quali progetta una fuga che ancora oggi affascina milioni di spettatori.
Nel cast spiccano anche due presenze memorabili: Patrick McGoohan, che interpreta il direttore del carcere con uno sguardo gelido e autoritario, e Robert Blossom, l’anziano detenuto con l’anima da artista che dona un tocco di poesia a una trama intrisa di tensione e disperazione. Entrambi offrono interpretazioni che restano impresse nel cuore e nella memoria.

Perché stasera in tv vale la pena riscoprire questa perla del cinema d’evasione
La pellicola uscì nel 1979, ma il suo impatto si sente ancora oggi. Non solo per il ritmo narrativo impeccabile, ma per i temi universali che affronta: la libertà, la resistenza umana, la solitudine, la dignità. Stasera in tv torna a brillare un film che non ha mai smesso di parlare al pubblico.
Raccontare la vera evasione del 1962 da Alcatraz, mai completamente risolta, ha dato al film una forza narrativa unica. Clint Eastwood incarna l’ingegno e la determinazione di Frank Morris con uno stile asciutto ma potentissimo. Il suo sguardo comunica più delle parole. Patrick McGoohan incarna la repressione, Robert Blossom la poesia in un inferno di cemento. È una combinazione perfetta.
Il film venne accolto con entusiasmo dalla critica e ottenne numerosi riconoscimenti. Non vinse Oscar, ma fu considerato da molti una delle più grandi interpretazioni di Clint Eastwood e una delle migliori regie di Don Siegel. Nel tempo, è diventato un cult assoluto e oggi è oggetto di studio in molte scuole di cinema per la costruzione narrativa e la profondità psicologica dei personaggi.
A distanza di oltre quarant’anni, Fuga da Alcatraz non ha perso un grammo della sua potenza visiva ed emotiva. Il film affonda le sue radici nella realtà, ma va oltre. Mostra la mente umana in trappola e la volontà di liberarsi, a ogni costo. È una metafora della vita stessa.
Le riprese, effettuate direttamente sull’isola di Alcatraz, conferiscono autenticità alla narrazione. L’atmosfera è cupa, claustrofobica, ma affascinante. Curiosità poco nota: per ottenere i permessi, la produzione dovette accettare condizioni rigidissime. L’ex penitenziario non era mai stato usato in quel modo per un film.
Il film ha influenzato profondamente il genere carcerario e ispirato registi come Frank Darabont (Le ali della libertà) e David Fincher. Ma soprattutto ha lasciato un segno nel cuore degli spettatori, che ancora oggi si chiedono: “Sono riusciti davvero a scappare?”. Nessuna risposta ufficiale è mai arrivata, e questo rende il film ancora più magnetico.
Stasera in tv, non perdere l’occasione di riscoprire un pezzo di storia del cinema.
