RaiPlay, Luca Zingaretti dimentica Montalbano: questo film sull’amicizia e i sogni perduti ti costringerà a guardarti dentro, senza sconti

Su RaiPlay c’è un film che mostra un lato inedito di Luca Zingaretti, lontano dal celebre Montalbano e ricco di emozione autentica.

RaiPlay, Luca Zingaretti e Montalbano: un trio vincente che sorprende ancora

Luca Zingaretti torna a far parlare di sé su RaiPlay, ma questa volta non nei panni del celebre Commissario Montalbano. Lontano dalla Sicilia, dal fascino mediterraneo e dalle inchieste poliziesche, Zingaretti sorprende tutti con un ruolo inedito e carico di sfumature umane in “Tempo instabile con probabili schiarite”, disponibile sulla piattaforma gratuita della Rai. E mentre La casa degli sguardi è pronto a conquistare il grande schermo dal 10 aprile 2025 con Zingaretti alla regia, i riflettori si accendono anche su questo gioiello nascosto, capace di toccare corde profonde.

Tempo instabile con probabili schiarite è una commedia amara del 2015 diretta da Marco Pontecorvo, che affronta temi universali come amicizia, crisi economica, conflitti familiari e identità culturale. Ambientato nelle Marche, tra Fossombrone e Fano, racconta la storia di Giacomo (Luca Zingaretti) ed Ermanno (Pasquale “Lillo” Petrolo), due amici e soci fondatori di una cooperativa di divani sull’orlo del fallimento. Tutto cambia quando scoprono, sotto il terreno della loro azienda, un giacimento di petrolio. Ma quella che poteva sembrare una benedizione si trasforma presto in una maledizione: l’oro nero genera avidità, distrugge relazioni e mette in crisi valori e identità.

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Lillo in Tempo instabile con probabili schiarite

Zingaretti, noto per la sua precisione interpretativa, regala una performance intensa e profondamente diversa da quella iconica di Montalbano. Lontano dal tono investigativo, qui l’attore si immerge in una dimensione più quotidiana, umana e imperfetta. Anche John Turturro, star hollywoodiana, impreziosisce il film nel ruolo dell’ingegner Lombelli. Accanto a loro, brillano Carolina Crescentini e Lorenza Indovina, due volti noti del cinema italiano capaci di portare sullo schermo storie femminili complesse.

Un film che parla di noi: amicizia, famiglia e scelte difficili

Il film, presentato in anteprima a Los Angeles e selezionato per festival come il Bari International Film Festival e il Montréal World Film Festival, ha raccolto consensi per la sua capacità di unire riflessione e leggerezza. Non è il classico film “italiano da salotto”: è una storia che riflette il cuore dell’Italia, il suo territorio, la sua gente e le sue contraddizioni. Non a caso, i dialoghi sono intrisi di dialetto marchigiano, un elemento che Zingaretti ha studiato a fondo con un coach linguistico, sottolineando la volontà di aderire a un realismo culturale raro nel nostro cinema.

Il titolo originario del film doveva essere Rebelot, termine padano che indica caos e disordine. Scelta azzeccata, ma poi modificata per una maggiore accessibilità. E in effetti di caos si parla, ma anche di schiarite: tra amicizie in crisi, famiglie che si sgretolano e comunità che si scontrano con il cambiamento. Una metafora perfetta per un’Italia ancora in cerca di equilibrio.

Chi ha amato Montalbano – che potrebbe tornare con nuovi episodi – ritroverà in questo film uno Zingaretti più fragile, ma anche più vicino a noi, capace di abbandonare la maschera dell’eroe per indossare quella, ben più scomoda, dell’uomo comune. È un cambio di registro che dimostra la sua enorme versatilità e che conferma RaiPlay come piattaforma ideale per scoprire lati inediti dei nostri attori più amati.

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