Una separazione, un figlio e l’amore che non finisce mai: il film su Netflix che commuove il mondo intero

Su Netflix trovi un dramma familiare che ha conquistato gli Oscar e commosso il mondo: una storia d’amore che finisce ma resta dentro.

Netflix e il capolavoro che ti spezza il cuore: un film che ha fatto la storia

C’è un film su Netflix che ogni appassionato di cinema dovrebbe vedere almeno una volta nella vita. “Marriage Story”, distribuito dalla piattaforma nel 2019, non è solo un dramma con due protagonisti eccezionali, Adam Driver e Scarlett Johansson. È un racconto emotivamente devastante, scritto e diretto da Noah Baumbach, che ha saputo esplorare le pieghe più intime di una separazione. La pellicola ha ricevuto ben sei nomination agli Oscar e ha regalato a Laura Dern la statuetta come Miglior Attrice Non Protagonista. Ma andiamo con ordine.

La trama ruota attorno a Charlie Barber (Adam Driver), un regista teatrale di successo, e a Nicole (Scarlett Johansson), attrice che ha rinunciato a Hollywood per seguirlo a New York. Una coppia che in apparenza funziona, ma che si sgretola lentamente. Quando Nicole accetta un ruolo in una serie TV a Los Angeles e porta con sé il figlio Henry, il divorzio diventa inevitabile. Quello che doveva essere un processo pacifico si trasforma in una guerra emotiva e legale. In scena entrano personaggi come l’agguerrita Nora Fanshaw (Laura Dern), il pacato Bert Spitz (Alan Alda) e l’aggressivo Jay Marotta (Ray Liotta).

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Adam Driver in Marriage Story (Storia di un matrimonio)

Marriage Story è molto più di una storia di separazione. È un’indagine sull’amore che cambia forma, sul dolore che ne deriva e sulla speranza di un nuovo equilibrio. Baumbach si è ispirato al proprio divorzio con l’attrice Jennifer Jason Leigh, e questo conferisce al film un’autenticità rara. Le interpretazioni intense di Adam Driver e Scarlett Johansson hanno ricevuto consensi unanimi. La loro recitazione, cruda e realistica, ha messo in luce le sfumature più vere dei loro personaggi. La scena del litigio nel piccolo appartamento è diventata iconica: pura arte cinematografica.

Il film ha vinto anche un Golden Globe con Laura Dern, oltre a numerosi altri premi internazionali. Il New York Times lo ha definito “una delle più grandi storie d’amore dell’era moderna, anche se raccontata attraverso la fine di un matrimonio”. Per molti, è un moderno Kramer contro Kramer.

Perché questo dramma continua a emozionare: curiosità, premi e ciò che lo rende immortale

A distanza di anni dalla sua uscita, Marriage Story resta tra i titoli più visti su Netflix nel genere drammatico. La ragione è semplice: è un film che parla a tutti. Ognuno ha amato, ha perso, ha ricominciato. La regia asciutta e intima di Noah Baumbach, unita a una sceneggiatura scritta con cura maniacale, ha reso ogni scena autentica. Non c’è trucco, non c’è filtro. Solo emozioni vere.

Un aspetto poco noto? Adam Driver ha registrato dal vivo la sua interpretazione della canzone “Being Alive”, senza doppiaggio o correzioni. Un momento che ha fatto il giro del mondo, mostrando il suo talento anche come cantante. Scarlett Johansson, invece, ha raccontato di essersi preparata al ruolo confrontandosi con donne divorziate e madri single, per capire le loro paure più profonde. Laura Dern si è ispirata a veri avvocati divorzisti di Los Angeles, portando sullo schermo un mix di ironia, aggressività e compassione.

Il film ha influenzato molti registi indipendenti e ha riportato l’attenzione sul dramma relazionale, lontano dagli stereotipi hollywoodiani. Ha anche dato nuova linfa al cinema dialogico, fatto di lunghi scambi verbali, silenzi pesanti e primi piani intensi. La fotografia calda e naturale accompagna lo spettatore in un viaggio doloroso, ma anche catartico.

Chi ha vissuto un amore importante riconoscerà qualcosa di sé in Charlie o Nicole. Chi ama il grande cinema, troverà in questo film una pietra miliare che resiste al tempo. Marriage Story ha fatto la storia perché racconta la vita, con tutte le sue contraddizioni. Lo fa senza giudizi, ma con una straordinaria delicatezza. Su Netflix, oggi come allora, è ancora una delle esperienze più autentiche e toccanti disponibili in streaming.

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