Lino Banfi e un cast di leggende della commedia italiana in un cult degli anni ’80 che torna stasera in tv su Cine34: Scuola di ladri.
Lino Banfi stasera in tv: il film cult degli anni ’80 con Villaggio e Boldi che ha fatto ridere un’intera generazione
Stasera in tv su Cine34 (canale 34 del digitale terrestre), alle 21:00, torna un film che ha fatto la storia della commedia italiana: Scuola di ladri. Un vero e proprio cult anni ’80, firmato da Neri Parenti, che unisce alcune delle figure più iconiche della comicità nostrana: Lino Banfi, Paolo Villaggio, Massimo Boldi, Antonio Barros, Enrico Maria Salerno e Barbara Scoppa. Una combinazione esplosiva che ha generato gag indimenticabili, scene assurde e battute entrate nella memoria collettiva degli italiani.
Il film, uscito nel 1986, racconta la storia di tre cugini decisamente fuori dagli schemi: Amalio (interpretato da Lino Banfi), Dalmazio (il mitico Paolo Villaggio) ed Egisto (un irresistibile Massimo Boldi). I tre si ritrovano, per caso o per destino, coinvolti in un piano criminale ordito dal losco e astuto zio Aliprando, magistralmente interpretato da Enrico Maria Salerno. A fare da contorno alle disavventure dei protagonisti ci sono personaggi grotteschi e situazioni surreali, tra cui spiccano le interpretazioni di Antonio Barros e Barbara Scoppa, che aggiungono ulteriori elementi di ironia e parodia al racconto.
La regia di Neri Parenti — maestro nel dirigere film comici e farseschi — valorizza ogni dinamica tra i personaggi, esaltando i contrasti caratteriali tra il goffo Banfi, il pasticcione Villaggio e l’ingenuo Boldi. L’abilità del regista nel costruire tempi comici perfetti rende il film una vera lezione di comicità applicata al cinema.

Scuola di Ladri, ta temi universali e un trio che funziona perfettamente: da rivedere subito!
Nonostante Scuola di ladri non abbia mai ricevuto premi ufficiali come i David di Donatello o i Nastri d’Argento, è diventato una pietra miliare del cinema popolare italiano. Spesso, nelle classifiche dei film più amati dagli italiani, compare tra i titoli “da rivedere assolutamente”, a conferma del suo impatto culturale.
Il contesto sociale dell’Italia degli anni ’80 — tra boom economico e nuove mode — trova nel film una rappresentazione grottesca e irriverente, in perfetta sintonia con la satira leggera ma efficace. Scuola di ladri racconta in chiave comica il sogno italiano del “soldi facili”, smascherandone le illusioni con ironia e genialità.
Uno degli elementi più riusciti del film è l’equilibrio tra comicità fisica, battute fulminanti e situazioni da cartone animato. La scena nella gioielleria, girata in un negozio vero con l’approvazione del proprietario, è diventata emblematica per il pubblico e ancora oggi viene citata nei social e nei talk televisivi dedicati al cinema cult italiano.
In un’epoca in cui la comicità era dominata da coppie famose come Pozzetto e Montesano o Verdone e Calà, Scuola di ladri propone un trio assolutamente fuori dagli schemi. Il risultato? Una combinazione inedita che ha funzionato benissimo, sia al botteghino che nella memoria del pubblico.
Lino Banfi, Scuola di ladri e il legame con la cultura pop italiana
Non si può parlare di Scuola di ladri senza riconoscere il ruolo fondamentale di Lino Banfi, amatissimo dal pubblico italiano e conosciuto anche come “il nonno d’Italia”. Il suo personaggio, Dalmazio, incarna l’italiano medio impacciato, sempre nei guai ma dal cuore buono. Un archetipo che Banfi ha interpretato per decenni, ma che in questo film raggiunge uno dei suoi vertici espressivi.
Lino Banfi non è solo un attore comico: è un simbolo generazionale. La sua presenza in Scuola di ladri dà al film un’anima familiare e nostalgica. Non a caso, ogni volta che Cine34 ripropone questo titolo gli ascolti crescono, segno di un legame profondo tra la pellicola e il pubblico.
Anche Paolo Villaggio, con la sua comicità surreale e pessimista, contribuisce a creare un perfetto contrappunto al personaggio di Banfi. Dopo aver portato al successo Fantozzi, qui Villaggio indossa i panni di un uomo facilmente manipolabile, che strappa risate a ogni battuta. Il duo Banfi-Villaggio regala momenti comici irripetibili, a cui si aggiunge l’energia di Massimo Boldi, allora all’apice della sua carriera comica.
Il film è anche un piccolo spaccato della società italiana degli anni ’80, tra sogni infranti, truffe e illusioni di ricchezza. Un mondo in cui i “ladri” sono più goffi che pericolosi, e dove ogni colpo è destinato a finire in disastro. Una metafora leggera ma pungente, che riflette sulla furberia italiana, così spesso oggetto di satire e commedie.
Scuola di ladri, sequel e curiosità: perché recuperarlo stasera in tv
Tra le curiosità, vale la pena ricordare che il successo di Scuola di ladri fu tale da generare anche un sequel l’anno successivo, Scuola di ladri – Parte seconda, con lo stesso cast principale (fatta eccezione per Lino Banfi). Anche se il secondo capitolo non raggiunse il livello del primo, confermò il potere della comicità slapstick all’italiana.
Negli anni, il film è stato spesso paragonato ad altri cult del genere come I pompieri o Vacanze di Natale, ma Scuola di ladri conserva una unicità difficile da replicare. Non c’è volgarità, non c’è cinismo: solo un gioco continuo tra ingenuità e truffa, tra gag e cuore.
Infine, la presenza di attori del calibro di Enrico Maria Salerno e Barbara Scoppa regala al film un tono quasi teatrale in alcune scene. Salerno, noto per ruoli drammatici, sorprende con una verve comica inaspettata. Scoppa, invece, offre una presenza femminile elegante ma tagliente, perfetta per equilibrare il caos maschile del trio protagonista.
La messa in onda stasera in tv è un’occasione per riscoprire questa perla della comicità italiana. Una commedia che non invecchia mai, capace di far ridere e riflettere, senza mai prendersi troppo sul serio. Un film da vedere, rivedere e far scoprire alle nuove generazioni, perché certi capolavori non passano mai di moda.
