Netflix aggiunge una perla del cinema d’autore: Pierfrancesco Favino racconta una storia terribilmente vera.
Netflix continua ad arricchire il suo catalogo con film di grande impatto, e tra le recenti aggiunte spicca Il Traditore, il capolavoro di Marco Bellocchio che racconta la storia vera di Tommaso Buscetta, il primo grande pentito di Cosa Nostra. Un film potente, reso ancora più memorabile dall’interpretazione magistrale di Pierfrancesco Favino, che offre una delle prove attoriali più intense della sua carriera. Il film, presentato in concorso al Festival di Cannes 2019, ripercorre la vita di Tommaso Buscetta (interpretato da Favino), noto come il “boss dei due mondi”. Buscetta, membro di spicco di Cosa Nostra, assiste impotente alla sanguinosa guerra di mafia tra i Corleonesi di Totò Riina e le vecchie famiglie palermitane.

Temendo per la sua vita, si rifugia in Brasile, ma viene arrestato ed estradato in Italia. A quel punto, compie una scelta senza precedenti: decidere di collaborare con la giustizia, fornendo informazioni cruciali al giudice Giovanni Falcone (interpretato da Fausto Russo Alesi). Il suo contributo porta al celebre maxiprocesso di Palermo , che segna una svolta nella lotta contro la mafia e determina condanne storiche per numerosi boss di Cosa Nostra. Con una narrazione tesa e carica di tensione, Bellocchio costruisce un ritratto complesso di Buscetta, senza cadere nella trappola della glorificazione. Il film non è un’agiografia del protagonista, ma un’indagine su un uomo combatte tra il senso di giustizia e il codice d’onore mafioso, tra la paura e il desiderio di riscatto.
Pierfrancesco Favino: una performance da Oscar è ora su Netflix
Se Il Traditore è un film che colpisce nel profondo, gran parte del merito va alla straordinaria interpretazione di Pierfrancesco Favino. L’attore romano si trasforma completamente in Buscetta, padroneggiando perfettamente il dialetto siciliano e ricreando con precisione le espressioni, il portamento e la psicologia di un uomo che ha vissuto tra il potere e il rimorso. La performance di Favino è una vera e propria lezione di recitazione: la sua voce cambia tono a seconda dei momenti della storia, oscillando tra la sicurezza del mafioso e la fragilità del testimone di giustizia. La scena del confronto in tribunale con Pippo Calò (Fabrizio Ferracane) è uno dei momenti più intensi del film, con un duello verbale che mette in luce la maestria attoriale di Favino.
Grazie a questa interpretazione, Favino ha ricevuto il David di Donatello come miglior attore protagonista e ha conquistato anche il pubblico internazionale. Il suo Buscetta è magnetico. Un personaggio che oscilla tra l’ambiguità e il coraggio. Un racconto che non cerca facili giudizi, ma lascia spazio a molteplici interpretazioni. Alla sua uscita, il film ha ricevuto recensioni entusiastiche. La critica ha lodato la regia, capace di bilanciare realismo e tensione narrativa, e la sceneggiatura, che evita la retorica per raccontare con precisione storica gli eventi. Ma è soprattutto l’interpretazione di Favino ad aver catalizzato l’attenzione, con molti esperti che hanno parlato di una performance da Oscar. Ora che Il Traditore è disponibile su Netflix, gli spettatori hanno l’opportunità di riscoprire questa perla del cinema italiano, un film che non solo racconta una storia vera e drammatica, ma la rende viva grazie a una regia magistrale e a un cast eccezionale.
