L’Eredità – Viva l’Amore, disastro in prima serata: Liorni e Rai penalizzati dalla De Filippi? Non è solo questo

L’Eredità – Viva l’Amore è andato in onda ieri in prima serata con grandi aspettative, ma gli ascolti non hanno premiato l’operazione. Nonostante la popolarità del format e la presenza di ospiti importanti, lo speciale del game show condotto da Marco Liorni su Rai 1 sembra non trovare il giusto ritmo serale. Tra concorrenza spietata e dinamiche poco adatte alla fascia oraria, vediamo perché il programma fatica a imporsi.

L’Eredità – Viva l’Amore soffre la concorrenza e il cambio di ritmo

Non è un mistero che L’Eredità, in onda ogni pomeriggio su Rai 1, sia uno dei quiz più amati della televisione italiana. Tuttavia, il passaggio alla prima serata con i due speciali L’Eredità – Sanremo (della settimana scorsa) e  L’Eredità – Viva l’Amore di questa settimana ha mostrato delle criticità evidenti. Uno dei principali problemi è la concorrenza diretta con Maria De Filippi e il suo C’è posta per te, un colosso dell’audience che da anni domina il sabato sera di Canale 5. Il format emozionale della De Filippi cattura un pubblico trasversale e fedele, lasciando poco spazio agli esperimenti della rete avversaria.

Oltre alla concorrenza, il game show condotto da Marco Liorni soffre un adattamento poco efficace alla prima serata. Se nel pomeriggio il gioco scorre veloce, con una durata gestibile e un pubblico abituato alla cadenza rapida delle domande, la versione serale risulta rallentata e meno coinvolgente. L’aggiunta di momenti extra, come gli inserti di spettacolo, spezza il ritmo e allontana il format dall’identità che lo ha reso un successo quotidiano. Il pubblico della sera si aspetta un intrattenimento più coinvolgente, ma il mix tra quiz e show d’intrattenimento non sembra funzionare del tutto.

L'Eredità
Marco Liorni a L’Eredità

La difficoltà di un format che funziona meglio nel pomeriggio

Un altro problema chiave di L’Eredità – Viva l’Amore è la struttura stessa del programma. L’Eredità nasce come un game show dal meccanismo consolidato: domande a raffica, eliminazioni progressive e un climax finale con la “Ghigliottina”. Questo formato si sposa perfettamente con la rapidità del pomeriggio, dove il pubblico cerca intrattenimento leggero e dinamico. In prima serata, invece, lo spettatore è più esigente e abituato a una narrazione più ampia e spettacolare.

Anche il pubblico target gioca un ruolo decisivo. L’Eredità pomeridiana è seguita da una fascia d’età ampia, con una forte presenza di telespettatori abituali e appassionati del quiz. In prima serata, però, l’appeal di un format statico e poco innovato può risultare meno efficace. Rai ha provato a impreziosire il game show con ospiti e tematiche speciali, ma il risultato è stato un prodotto ibrido, né del tutto un quiz né completamente uno show di intrattenimento.

Infine, la durata dello speciale ha penalizzato l’attenzione del pubblico. Il game show serale si è protratto per oltre due ore, un tempo che non si sposa bene con il formato originario. Il rischio è che gli spettatori abbandonino prima della fase decisiva, rendendo l’investimento in prima serata poco produttivo.

La soluzione? Probabilmente, Rai dovrebbe ripensare il modo di adattare il format alla sera, magari con puntate più compatte e un ritmo più incalzante. In alternativa, potrebbe concentrarsi su contenuti originali per la fascia serale invece di riproporre format diurni con semplici modifiche.

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