Tutto perfetto nella seconda stagione di Vincenzo Malinconico su Rai 1? C’è una piccola lacuna da sistemare.
Con nuovi intrighi e storie che si intrecciano, il pubblico scoprirà ancora una volta l’umanità e l’acume di Vincenzo Malinconico. Non solo i misteri legali, ma anche le dinamiche familiari e sentimentali metteranno alla prova il nostro protagonista. Nel corso della seconda stagione, da ieri in prima serata su Rai 1, incontrerà una nuova collaboratrice, Clelia Cusati, una determinata giornalista pronta a sostenere Vincenzo nella risoluzione di un caso particolarmente difficile. La serie, articolata in quattro episodi, si basa sui romanzi di Diego De Silva. Diretta da Luca Miniero e coprodotta da Rai Fiction e Viola Film, la serie continua a combinare umorismo, riflessione e un pizzico di ironia.
Tra nuovi inizi e vecchie conoscenze, Malinconico dovrà confrontarsi con il caos della sua vita privata: l’ex moglie Nives cerca di riconquistarlo, la figlia Alagia e il genero Alf rappresentano una sfida continua, e la suocera Assunta è in fase di recupero. Sul fronte professionale, un’importante offerta di lavoro potrebbe finalmente rilanciare la sua carriera. Con la sua consueta capacità di improvvisare, Vincenzo cercherà di trovare equilibrio tra famiglia, lavoro e il turbolento mondo dell’amore. La prima puntata ha convinto il pubblico, vincendo la serata con un buon 17% di share: c’è però una piccola sfumatura incerta, impossibile da sottovalutare.
Vincenzo Malinconico su Rai 1: la seconda stagione è troppo simile alla prima?
Come nel caso di Libera, serie in onda su Rai 1 con protagonista Lunetta Savino, abbiamo riscontrato una similitudine in quelle che sono le falle presenti ella seconda stagione di una fiction attesissima, che è appunto quella con protagonista Massimiliano Gallo. Malinconico piace e convince per la fotografia, il cast, la trama leggera, ma allo stesso tempo fatta di spunti di riflessione e anche momenti alquanto commoventi. Siamo sicuri però che questo secondo capitolo, non assomigli troppo al primo? Se Libera è un misto tra Studio Battaglia e Brennero per alcuni telespettatori che hanno commentato sui social, la seconda stagione di Vincenzo Malinconico è in alcuni casi tanto, forse troppo uguale alla prima.

Siamo convinti del fatto che lo stile sia quello e che le disavventure del personaggio, si alternino a casi pericolosi per tutto il corso della storia senza altro che interferisca. In alcune scene però, sembrava davvero di assistere a una ripetizione fedele di frammenti già visti, soprattutto per quel che riguarda il modo in cui la trama si è sviluppata e sta prendendo piede. Sicuramente da qui agli episodi che restano, ci saranno dei colpi di scena che non faranno certo restare i fan delusi o insoddisfatti. C’era da aspettarselo siccome la sceneggiatura, segue fedelmente i romanzi già scritti: proprio per questo, si poteva osare rendendo la trasposizione più dinamica e a tratti, anche imprevedibile all’occhio dell’esigente telespettatore?
