A gennaio arriva la fiction Rai L'Invisibile - La cattura di Matteo Messina Denaro. Il protagonista è Ninni Bruschetta, notissimo soprattutto grazie a Boris (in cui interpretava il direttore della fotografia Duccio Patanè accanto a uno strepitoso Francesco Pannofino). Ebbene, l'attore ora sta entrando ogni giorno di più nella sfera delle fiction Rai. Infatti, stando alle ultime indiscrezioni, non sarà solo Matteo Messina Denaro (affiancando Lino Guanciale), ma avrà anche un ruolo in una serie storica della televisione pubblica.
Al secolo Antonino Bruschetta, Ninni nella sua carriera ha lavorato in Squadra antimafia – Palermo oggi, Fuoriclasse, Un posto al sole e varie altre produzioni Rai e Mediaset, in grado di consolidarne l’immagine di caratterista. L'attore è, in effetti, uno dei pochi in circolazione davvero in grado di passare con leggerezza dalla comicità al dramma. Ultimamente è stato spesso protagonista di progetti che mescolano cronaca e impegno civile. Inoltre, ha scritto libri sul lavoro di interprete in film e serie. Ma adesso cosa lo aspetta?

Ninni Bruschetta, volto delle fiction Rai del 2026: che ruolo avrà in Don Matteo 15
Nella miniserie L’Invisibile – La cattura di Matteo Messina Denaro, Bruschetta presta volto e corpo al boss più ricercato della storia recente italiana e accanto a lui c’è Lino Guanciale, nei panni del colonnello del ROS che guida l’indagine. Eppure, mentre il pubblico sta imparando ad associare Ninni Bruschetta a un volto cupo e disturbante, un’altra fiction Rai sta per mostrarne un lato completamente diverso. E sì, l'attore sarà uno dei nuovi volti di Don Matteo 15 insieme a Max Tortora, Diletta Leotta, Valeria Fabrizi e Andrew Howe.
Nei nuovi episodi di Don Matteo, in onda su Rai 1 da giovedì 8 gennaio, Ninni Bruschetta entra ufficialmente nel cast con un ruolo centrale: interpreterà il nuovo Vescovo. Entrare in questo universo capitanato da Raoul Bova che ritorna a vestire i panni del prete più famoso d'Italia, significa misurarsi con un tono preciso, un equilibrio tra leggerezza e profondità e tra ironia e riflessione morale (che come abbiamo detto non gli mancano). Il Vescovo interpretato da Bruschetta raccoglie idealmente il testimone di Giancarlo Magalli, che ha ricoperto il ruolo nelle stagioni precedenti e che non dovrebbe esserci nella prossima.
Il contrasto è evidente: da una parte, il volto del potere criminale nascosto, dall’altra, una figura pubblica, riconoscibile e inserita nella comunità. Ma non è una contraddizione: è il cuore del lavoro di Bruschetta. Ne L’Invisibile incarna il silenzio e la paura, in Don Matteo porta ascolto, autorità e misura: due estremi della stessa televisione pubblica. Ed è proprio questo a rendere il suo doppio impegno così significativo: la Rai utilizza lo stesso attore per raccontare il buio e la luce. Dal boss latitante al Vescovo di una delle fiction più amate d’Italia, Ninni Bruschetta attraverserà la stagione Rai con la stessa arma di sempre: la credibilità.
