La Rai ha deciso di rivoluzionare - in parte - il suo modo di fare fiction e ha deciso di cominciare con Gloria 2, con protagonista Sabrina Ferilli. Dopo una prima stagione soddisfacente in termini di qualità, ma forse un po' meno di ascolti, la decisione è stata quella di far terminare il prodotto con un film, piuttosto che con un secondo capitolo a puntate come molti avrebbero immaginato. Ma ecco quando la pellicola arriverà in chiaro e come potrebbe evolvere la storia della protagonista in base alle anticipazioni trapelate.
Gloria racconta la storia di Gloria Grandi e così continuerà a fare anche nel film conclusivo. La storia riparte subito dal finale aperto trasmesso a febbraio 2024. Qui la grossa bugia detta dalla protagonista era letteralmente esplosa. Per far in modo che la sua carriera potesse continuare, la diva aveva fatto finta prima di avere una grave malattia, poi persino di essere morta, mutando il raggiro in un falso “atto di denuncia” verso l'ipocrisia e la crudeltà del mondo dello spettacolo. Ma come finiva esattamente la prima stagione? Ebbene, alla fine, il suo social media manager Gabriele, dopo aver scoperto le menzogne di Gloria e del suo agente Manlio, restava ucciso per sbaglio durante uno scontro con l'ex marito Alex. Intanto, tutti si trovavano a dover gestire il morto nel miglior modo possibile... Con l’arrivo improvviso del fratello di Gloria e del marito carabiniere di lui.

Rai: quando esce il film Gloria 2 con Sabrina Ferilli
Gloria 2 arriva tra gennaio e febbraio su Rai 1. Il film TV riparte dal caos lasciato nella prima stagione, dalla colpa e dalla paura che questa volta non esista più una via d’uscita elegante. Il cuore della storia non è il colpo di scena, ma è la domanda che resta sospesa: Gloria può salvarsi ancora? E soprattutto: lo merita? Il film racconta il suo tentativo disperato di cavarsela, di proteggere i suoi affetti e di capire se esiste una seconda possibilità non solo professionale, ma umana.
Ed è qui che Gloria 2 si distingue davvero: non cerca assoluzioni facili e non addolcisce i contorni. Non trasforma la protagonista in un’eroina, ma la lascia sbagliare ancora e ancora: certo, è una scelta rischiosa (e proprio per questo rara). Il formato del film accentua tutto questo. Non c’è tempo per diluire, né spazio per sottotrame inutili. Ogni scena pesa e ogni dialogo spinge verso una conclusione che non promette conforto.
E il cast? Sicuramente Massimo Ghini torna come Manlio De Vitis, agente spregiudicato e complice storico, ed Emanuela Grimalda è ancora Iole, assistente fedele e coscienza silenziosa. Rientrano pure Sergio Assisi nei panni dell’ex marito Alex, Martina Lampugnani come la figlia Emma, Luca Angeletti e David Sebasti nel ruolo del fratello Sergio e del maresciallo Filippo.
Alcune presenze si faranno più sfumate, altre scompariranno ma tutto è coerente con il fatto che questa non è una storia che deve continuare, ma deve finire. E forse è proprio qui la vera rivoluzione Rai: accettare che non tutto debba diventare seriale e che alcune storie funzionano solo se hanno un punto finale.
