Panettone avanzato e secco? Chef Cannavacciuolo lo trasforma in un dolce da ristorante stellato

Come recuperare il panettone avanzato per renderlo un dolce buono e scenografico? Ci pensa Antonino Cannavacciuolo.

I migliori chef stellati spingono per una cucina basata sul recupero: gli avanzi spesso sono la chiave per creare piatti ancora più buoni e scenografici. Carne e verdure per paste ripiene e dolci con cui si possono cucinare dessert ancora più interessanti e belli da vedere. Le pietanze che più avanzano dopo pranzi e cene di Natale, sono sicuramente panettone e pandoro. Si possono sempre conservare e mangiare per più giorni, ma spesso diventano secchi e non più gradevoli al palato come sono invece appena aperti e guarniti. A questo punto ci vengono incontro delle ricette svelate dai cuochi più rinomati, impegnati più che mai ai fornelli nel periodo delle feste.

Chef Antonino Cannavacciulo nel suo libro e nel menù di Natale propone una raffinata zuppetta di panettone con semifreddo al torrone, un'idea perfetta per recuperare il panettone avanzato e renderlo un dessert goloso ed elegante, da proporre magari a Capodanno o in altre occasioni. Oltre a essere buonissimo è anche un dolce non banale, goloso e d'effetto alla vista: certamente sorprendente rispetto all'iconico, ma spesso ridondante panettone. La ricetta inoltre non è affatto complicata, anzi. Diventerà anche un momento passato in cucina senza frenesia, ma dando solo sfogo alla vostra creatività con intelligenza e misura.

panettone avanzato
Antonino Cannavacciuolo a Masterchef Italia

Come recuperare il panettone avanzato: la ricetta di Antonino Cannavacciuolo

Per 4 persone si parte dalla zuppetta, realizzata con 300 g di panettone e 1 litro di latte. Il panettone va spezzettato, lasciato in ammollo nel latte per circa 20 minuti e poi frullato fino a ottenere una crema liscia e vellutata, eventualmente aggiungendo altro latte: il composto viene quindi filtrato per renderlo più fine e scaldato al momento del servizio. Il semifreddo al torrone nasce da una meringa all’italiana preparata con 100 g di zucchero, 10 ml di acqua e 50 g di albume, montata versando lo sciroppo caldo a 121° sugli albumi. A questa base si uniscono 150 g di pistacchi, 150 g di nocciole e 100 g di mandorle, leggermente tostati e tritati in maniera grossolana. Poi scorza grattugiata di un'arancia e di un limone.

Si aggiungono poi 3 g di gelatina sciolta in 20 ml di panna tiepida, 100 g di meringa e infine 170 ml di panna fresca semimontata, mescolando con delicatezza. Il composto viene colato negli stampi e congelato. Per servire, si adagia il semifreddo ancora ben freddo sul piatto, si versa accanto la zuppetta calda di panettone e si completa con lamponi freschi, canditi, cialde di panettone tostato, decori di cioccolato e, a piacere, qualche foglia d’oro.

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