Chi l'ha detto che mangiare tortellini in brodo la Vigilia di Natale sia obbligatorio? La ricetta di Andrea Mainardi è un tripudio di gusto.
Lo studio di E' Sempre Mezzogiorno si è riempito in queste settimane non solo di addobbi meravigliosi e luminosissimi, ma soprattutto di consigli e ricette da poter replicare in questi giorni. Saremo alle prese non ricette di tutti i tipi, preparazioni più o meno lunghe che culmineranno nel momento più atteso e ricco a tavola: la Vigilia di Natale. In molte parti d'Italia, la sera del 24 ci si ritrova a tavola per mangiare dei fumanti e golosi tortellini in brodo. La preparazione emiliana è per molti addirittura un rito a cui è impossibile rinunciare.
Questi ravioli preparati da uno degli chef preferiti da Antonella Clerici, Andrea Mainardi sono l'alternativa perfetta per chi vuole cambiare e magari anche osare. Si tratta di una pasta sempre fresca, ma decisamente più abbondante e audace. La soluzione perfetta per coloro a cui non piacciono le cose convenzionali e per chi desidera stupire i propri ospiti con qualcosa che non si aspetterebbero mai. Segnate le dosi e qui di seguito la preparazione passo passo: 300 g di farina 00, 3 uova, 400 g di mortadella, 200 g di ricotta, noce moscata, sale e pepe, 200 ml di panna, 100 g di formaggio grattugiato, 50 g di burro, 1 bicchiere di brandy, 1 porro, salvia e prezzemolo.
I ravioli di fuoco di Andrea Mainardi: la ricetta che mette KO i classici tortellini in brodo
Siamo nel pieno dell'era di Andrea Mainardi, quella dell'eccesso dichiarato, del gusto senza compromessi e, soprattutto, del burro che non conosce timidezza. Il cuoco bergamasco, incurante di ogni monito salutista e con grande sollievo (o disperazione) della nutrizionista in studio, si dedica oggi a un primo piatto travolgente: i celebri ravioli di fuoco, una ricetta ricca e avvolgente, pensata per chi ama i sapori intensi.

La base è una sfoglia classica, preparata con farina 00 e uova, tirata sottilissima per accogliere un ripieno cremoso e deciso. Il cuore dei ravioli nasce dall’incontro tra mortadella frullata e ricotta, profumate con noce moscata, sale e pepe, fino a ottenere una farcia liscia e compatta. Una volta farcita la pasta, si sovrappone un secondo strato di sfoglia, si fa aderire con cura e si ritagliano dei quadrati regolari. Il condimento è un inno alla golosità: porro tritato stufato lentamente nel burro con la salvia, sfumato al brandy e arricchito con panna fresca. I ravioli, cotti brevemente in acqua salata, vengono saltati direttamente in padella con la salsa, per poi essere mantecati generosamente con formaggio grattugiato. Il risultato è un piatto esplosivo, cremoso e irresistibilmente “mainardiano”.
