Mangia nel nuovo ristorante di Locatelli a Londra, poi il conto: "Quanto ho speso e perché forse non ci tornerei"

Un content creator noto come Francesco Zini su YouTube, ha deciso di provare il nuovo ristorante del giudice di MasterChef Giorgio Locatelli, nella National Gallery di Londra. In un video virale sui social racconta la sua esperienza in termini di gusto e spese, specificando perché non sa se tornerebbe mai a mangiare presso il celebre chef. Ma procediamo con ordine. Ecco quali piatti ha ordinato e com'è andata in generale la serata.

Entrare nel nuovo ristorante di Giorgio Locatelli a Londra non è solo andare a cena, ma è in primo luogo vivere un’esperienza che mescola cucina italiana, eleganza britannica e una location che da sola vale il viaggio. Lo sa bene Francesco Zini che ha documentato tutto con entusiasmo, ma anche con sincerità. Già dai primi minuti del suo video, una cosa è chiara: non si è in un posto qualunque, ma in un contesto raffinato, quasi solenne, che impone per ovvie ragioni un certo tipo di aspettative. I coperti, all'apparenza, sono tanti, circa 100 mentre l'ambiente è ampio, curato, luminoso.

Il menu è in una fascia medio-alta. Nulla di sorprendente, considerando il nome sulla porta, tuttavia c’è un dettaglio che colpisce subito sul menu: accanto al prezzo di ogni piatto sono indicate anche le calorie. Una scelta insolita, ma che rappresenta una trasparenza che incuriosisce e spiazza. In questo periodo è disponibile anche un menu speciale di Natale, ma Francesco sceglie di ordinare esclusivamente piatti presenti tutto l’anno. Quindi prende un antipasto, un primo, un secondo e un dolce.

Locatelli
La trota in carpione mangiata da Francesco Zini nel ristorante di Locatelli a Londra

YouTuber prova il nuovo locale di Locatelli a Londra nella National Gallery: cosa ha mangiato e quanto ha speso

Subito arriva il pane al rosmarino, servito con olio ed è subito una sorpresa. “Non credo di aver mai assaggiato un pane simile fino ad adesso”, racconta Francesco. Il sapore è intenso con il rosmarino che si sente, eccome. Si passa quindi all’antipasto. È una trota in carpione, proposta a 17 sterline. Si tratta di una preparazione tipica piemontese, accompagnata con una maionese al rafano, una grattata di limone bruciato, insalata e carote. Un piatto definito da Zini "senza mezze misure". Forte, deciso, ma allo stesso tempo leggero e rinfrescante.

Il primo è una pappardella al ragù bianco di vitello e tartufo. Qui il giudizio cambia tono. La pasta è "tranquilla" e il ragù è "ben legato". Il tartufo c’è. Insomma, non c'è nulla di sbagliato, ma neanche niente di memorabile. È uno di quei piatti che si mangiano volentieri, ma che non restano impressi. Per secondo arriva una rib-eye steak, una bistecca classica tagliata a strisce e con alla base, una purea di sedano rapa, cavolo riccio e a chiudere, il fondo di cottura della carne. L’aspetto convince e anche il sapore.

Si arriva al momento del dolce, momento temuto dal creator vista una passata esperienza non bellissima. La scelta cade su una mattonella di tiramisù. Si presenta spessa e coperta da una quantità generosa di cacao in polvere, forse troppa. Secondo Francesco "il cacao risulta eccessivo", ma i savoiardi sono ben imbevuti. La crema, invece, appare leggermente granulosa "come se lo zucchero non si fosse sciolto del tutto". È buono, ma non chiude la serata con il botto. Botto che invece fa il conto di 123 sterline (circa 141 euro). “Bella serata, ho mangiato bene, bella location”, racconta Francesco. Ma subito dopo arriva la riflessione che pesa più di qualsiasi giudizio tecnico. “È una bella botta. Sono tanti soldi. Non so se ci tornerei”.

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