Tra le fiction Rai più belle e ingiustamente dimenticate degli ultimi anni c'è una storia che unisce amore e guerra come poche: Anita Garibaldi. Si tratta di una miniserie in sole due puntate datata 2012, con la direzione di Claudio Bonivento, che mostra un decennio di vita privata e pubblica della famosa compagnia d'armi di Giuseppe Garibaldi. Alla produzione c'è Rai Fiction, ma anche Goodtime, infatti il prodotto audiovisivo è stato girato tra Italia, Portogallo e Bulgaria per i 150 anni dell'Unità d'Italia.
Il racconto comincia con Giuseppe Garibaldi che fugge dall'Italia e arriva in Sud America. Qui conosce Ana Maria de Jesus Ribeiro, detta Anita, giovane che rimane folgorata dai suoi ideali di rivoluzione. La donna decide di andare con lui in svariate campagne militari dapprima nel Rio Grande do Sul e successivamente in Uruguay, condividendo assieme a lui battaglie, rischi e lutti familiari, primo fra tutti il decesso della primogenita. Nella seconda parte la storia vede il rientro in Europa: Garibaldi ritorna in Italia per prendere parte ai moti risorgimentali. Si unisce quindi alla difesa della Repubblica Romana del 1849, immediatamente raggiunto da Anita, la quale combatte accanto a lui. Mentre fuggono verso nord in seguito agli eventi di Roma che portarono alla caduta, Anita, incinta e stanca, prende la febbre tifoide. La donna muore vicino Ravenna e diventa così l'eroina dei due mondi.

Una storia che brucia dall’inizio alla fine (e un finale che resta dentro): perché guardare la fiction Rai Anita Garibaldi
“Anita Garibaldi” non è solo una fiction Rai, ma è un viaggio emotivo dentro una storia vera che unisce passione, fuga, rivoluzione e sacrificio. A interpretare la protagonista è una Valeria Solarino intensa e determinata. Accanto a lei c’è Giorgio Pasotti, che veste i panni di Garibaldi durante il periodo sudamericano e nelle prime battaglie italiane. Nella fiction compaiono molte figure storiche: Tosca D’Aquino interpreta Ester, Nini Salerno è Aurelio Saffi, Maria Pia Calzone è Enrichetta Pisacane, mentre Edoardo Purgatori, Filippo Scarafia e Alessandro Lombardo portano in scena personaggi come Nino Bixio, Goffredo Mameli e Giuseppe Mazzini.
La miniserie ha ricevuto riconoscimenti importanti. Al Festival delle Cerase, Valeria Solarino ha vinto il premio come miglior interprete femminile, e al Roma Fiction Fest 2012 è entrata tra i titoli premiati dell’edizione. Anche il pubblico ha risposto bene, con milioni di spettatori e uno share intorno al 20%. Tra le curiosità più note c’è l’insistenza con cui Solarino ha inseguito il ruolo e ha fatto di tutto per ottenerlo. “Anita Garibaldi” è una fiction Rai che merita di essere riscoperta oggi perché restituisce a una donna complessa la centralità che per anni le è stata negata. Non resta che riscoprirla, dunque, sulla piattaforma digitale RaiPlay (dove quasi tutti i contenuti già trasmessi in tv sono disponibili).
