Esiste su RaiPlay una fiction Rai - o meglio co-prodotta dalla televisione di Stato e da Compagnia Leone Cinematografica - molto epica e tormentata. Una produzione che non ha nulla da invidiare ai kolossal migliori. Si può guardare in una sera (o al massimo un paio) ma ti lascia una domanda che rimane nella testa per giorni. Il titolo? Barabba.
La miniserie Barabba - come suggerisce il nome - è biblica ed è divisa in due puntate. Mostra la vita del celebre prigioniero liberato invece di Gesù, portando in scena il suo percorso di colpa, incertezza e possibile pentimento. Tratta dal romanzo “Barabbas” di Pär Lagerkvist, premio Nobel per la Letteratura, è andata in onda su Rai 1. Quando? Nella prima serata del 1° e 2 aprile del 2013. Eppure ancora oggi merita una visione.
La trama si svolge a Gerusalemme e racconta di Barabba, malvivente violento che attua furti e soprusi. Proprio lui viene sorpreso mentre sta rubando in una villa nel corso delle nozze di Cana. Qui assiste da lontano a quello che fa Gesù, il celebre miracolo, e incontra anche Ester, una donna che segue Cristo, che comincia a far parte della vita e che gli indica la strada della nuova fede e dei discepoli. Contemporaneamente, Barabba viene coinvolto in trame politiche e prende parte alla rivolta anti-romana che lo zelota Kedar sta guidando. Finisce così arrestato e condannato. Dinanzi a Ponzio Pilato avviene la scelta della popolazione, che vuole la sua libertà al posto di quella di Gesù, evento che manderà l'uomo in una crisi interiore portandolo a confrontarsi con persone come Pietro, Giuda e Lazzaro per capire il messaggio dietro le parole del Cristo.

Barabba, la fiction Rai che devi recuperare subito
La fiction Rai Barabba è portata sullo schermo da un cast che incrocia Stati Uniti e Italia: Billy Zane, Cristiana Capotondi, Filippo Nigro, Anna Valle, Marco Foschi, Paolo Seganti. Ma il valore di questa miniserie non sta solo nella trama o nel cast. Sta tutta nell'atmosfera, nella polvere della Tunisia, dove la produzione ha girato tutte le scene, tra Hammamet e Monastir, e nel caldo estremo, oltre i 50 gradi, che scolpisce ogni volto e dà al racconto un’aria così brutale. È un kolossal biblico costruito con attenzione al dettaglio e sostenuto da un budget importante, vicino ai 5 milioni di dollari.
Presentata al Roma Fiction Fest 2012, Barabba non ha raccolto premi memorabili, ma ha lasciato un segno nel panorama delle produzioni religiose Rai. Oggi, riscoprirla su RaiPlay diventa un’esperienza potente, una visione rapida, in due parti, da affrontare anche solo in una sera, per una storia che non ti chiede di credere e che non offre risposte nette, ma spinge verso interrogativi che restano sospesi. Barabba è un uomo che non comprende il proprio destino e per questo è vicino a noi.
