Spazza via ‘The Voice Kids’ e ‘Io Canto’: il talent coi bambini che turba Rai e Mediaset è già realtà

Tra i programmi più amati dell’ultimo periodo – lontani da Rai e Mediaset – c’è sicuramente X Factor su Sky. La competizione tra i concorrenti qui è spietata: i cantanti in gara, ognuno assegnato al proprio coach, in ogni puntata si esibiscono e devono convincere i quattro giudici al tavolo (nel caso di quest’anno Paola Iezzi, Achille Lauro, Francesco Gabbani e Jake La Furia). Almeno un concorrente a puntata viene poi eliminato e si arriva alla finale. Il meccanismo è ‘semplice’ ma sempre avvincente. Nonostante il programma vada in onda su una tv a pagamento, lo share è abbastanza buono e soprattutto sui social interazioni e commenti piovono. Ma allora perché non ampliarne il mondo?

È proprio questo il pensiero alla base di uno spin-off di X Factor, nato tuttavia, per il momento, in Albania grazie all’emittente Klan: X Factor KIDS. Come il nome stesso suggerisce, questa volta a cantare ed esibirsi sono i bambini, proprio come avviene in due programmi amati Rai e Mediaset: The Voice Kids (con la conduzione di Antonella Clerici) e Io Canto Generation (con la conduzione di Gerry Scotti). Il primo esiste da anni sulla televisione di Stato e vanta un pubblico fedelissimo. Tra l’altro, molto spesso, il vincitore viene portato alla competizione dell’Eurovision destinata ai bambini. Per quanto riguarda la trasmissione di Scotti, invece, ricalca la sua stessa del passato che si chiamava semplicemente Io Canto (ed è altrettanto fortunata). Torniamo però a X Factor KIDS in Albania… Arriverà anche in Italia? E quali saranno le conseguenze?

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Uno dei giudici di X Factor KIDS Albania

X Factor KIDS, la scintilla che nessuno si aspettava che accende la miccia in Rai e Mediaset

X Factor Kids Albania porta con sé un’aura di rivoluzione e un sottotesto difficile da ignorare. Perché coinvolge un brand che ha fatto la storia della tv: X Factor. La conduzione è affidata ad Alketa Vejsiu, volto amatissimo nel Paese e conosciuto anche in Italia per la sua presenza al Festival di Sanremo 2020. Proprio lei guida un cast di giovanissimi performer che, puntata dopo puntata, stanno raccogliendo numeri sorprendenti sui social. Clip su TikTok che corrono veloci. Esibizioni che macinano visualizzazioni su YouTube. Una vitalità che ricorda i primi anni d’oro dei talent.Tra le performance più apprezzate e diffuse sul web c’è quella del piccolo Marlon Zela, che con la sua cover di Let’s Twist Again ha superato le settantamila visualizzazioni in pochi giorni.

Ed è qui che entra il punto sensibile. Perché, mentre noi assistiamo alla sfida tra The Voice Kids su Rai 1 e Io Canto Generation su Canale 5, un terzo incomodo si sta facendo largo. Un format che non c’era ma che rischia di spostare gli equilibri. X Factor, negli ultimi anni, ha attraversato un percorso meno lineare rispetto al suo passato glorioso. Un’edizione Kids, fresca e immediata, potrebbe trasformarsi in una nuova rinascita. E questo tornerebbe utile a Sky, che ha il format italiano e osserva con attenzione quello che sta accadendo oltre l’Adriatico.

Immaginate il quadro. Da un lato la Rai che difende un brand come The Voice Kids, forte, riconoscibile, familiare e con l’unicum delle poltrone girevoli. Dall’altro Mediaset che continua a investire sul revival di Io Canto. In mezzo, un potenziale terzo polo: un X Factor Kids capace di riportare energia, viralità e un pubblico giovane che altrove sembra essersi assopito.

L’effetto sarebbe immediato. Porterebbe la necessità anche per i due precedenti Rai e Mediaset di reinventarsi e un rimescolamento tra le generazioni televisive. Per ora, in Italia, non c’è nulla di ufficiale. Ma il successo albanese racconta una verità che molti fingono di non vedere: il mercato dei talent show non è affatto saturo. È in trasformazione. E quando un format così potente come X Factor decide di reinventarsi puntando sui bambini, tutto cambia. Soprattutto per chi, come Rai e Mediaset, ha costruito un’intera stagione di contenuti sulla forza dei giovani performer. L’Albania, forse senza volerlo, ha acceso una miccia.

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