In Forbidden Fruit nulla rimane mai quieto. Gli equilibri si frantumano in un attimo e le emozioni cambiano direzione come una raffica improvvisa. Succede anche nelle puntate in onda dal 17 al 21 novembre 2025, quando una catena di gesti, paure e decisioni incerte trasforma ogni giorno in un territorio minato. Protagonisti assoluti della settimana sono Yildiz, Ender, Zeynep, Alihan, Halit, Caner, Dundar, Hakan, Irem, Ilayda ed Erim. Ognuno lascia un segno, ma uno di loro viene travolto più degli altri.
Tutto comincia quando Yildiz incontra il nuovo istruttore della sua palestra, Alper. Tra loro nasce subito un’intesa vivace. Si scrivono spesso. Ridono. Si cercano. E questo nuovo contatto accende dinamiche che lei non aveva previsto. Nel frattempo, Halit sorprende Zeynep annunciando la decisione di nominarla co-presidente. Un gesto grande, quasi paterno. Un segno di fiducia che pesa su tutto il resto. E proprio mentre Zeynep prova a capire cosa rappresenti davvero questa mossa, Caner fa un incontro inaspettato in ufficio. Una di quelle apparizioni capaci di spostare il baricentro delle giornate.
Martedì il clima cambia. Alihan va dal suo avvocato. Lì deve firmare le carte del divorzio insieme a Ender. Le intenzioni sono chiare. Tutto deve finire. Ma quando arriva il momento decisivo, Ender si blocca. Lei rifiuta di firmare. Vuole restare sua moglie. Non importa come. Non importa a che prezzo. E quel gesto, così netto, diventa una miccia accesa sotto la vita di tutti.
Da lì, tutto precipita. Ender ricatta Yildiz e la spinge a colpire Zeynep, mentre Alihan si tormenta. Si sente colpevole. Sente di aver ferito Zeynep ancora una volta. Manda un messaggio a Hakan, che proprio in quel momento discute con Irem del loro futuro. Quando lo raggiunge, trova un uomo distrutto. Un uomo che beve per non pensare. E lo imita… Ma esagera. Hakan lo porta a casa, dove ad attenderlo c’è proprio lei: Ender. La donna lo guarda. Studia la situazione. E inizia a elaborare un piano per approfittarne.
Anticipazioni Forbidden Fruit dal 17 al 21 novembre: crolli, inganni e un colpo che ferisce più di tutto
Il mercoledì si apre con un’esplosione emotiva. Alihan ed Ender litigano senza filtri. Le parole diventano pietre. Niente sembra più possibile tra loro. Così lui prende una decisione dura: se ne va di casa. Non regge più il peso della manipolazione. Non regge più lo sguardo di una donna che usa ogni sua debolezza come leva. Intanto Yildiz, spaventata dall’ennesima mossa di Ender, chiede aiuto a Dundar. Lui accetta. Le promette sostegno. E le assicura che farà tutto il possibile per proteggerla.
Ender però non si ferma. Aumenta la pressione su Yildiz. La minaccia. La spinge a parlare con Zeynep, suggerendo che tra lei e Alihan possa esserci stato qualcosa. Tutto resta ambiguo. Tutto resta sospeso. Yildiz, però, non vuole cedere. Non prima di capire chi dice la verità.
Il giovedì accade l’imprevisto. Ender subisce un furto. Le portano via il telefono. Un oggetto per lei fondamentale. Un’arma di controllo. Quel cellulare finisce nelle mani di Dundar. Yildiz è soddisfatta. Per lei è una piccola vittoria. Ma Ender non rinuncia. Chiede a Caner di muoversi subito. Di trovare un contatto. Di riportare il telefono a casa. L’uomo si rivolge proprio a Dundar, che promette aiuto ma mente. Vuole consegnare il cellulare direttamente a Yildiz. E così la tensione sale. Ogni gesto diventa una trappola possibile.
Arriva poi il venerdì. E la scena cambia completamente. Erim e Ilayda finiscono in commissariato dopo il furto di un anello. Non vengono denunciati, ma la notizia arriva a Halit. E Halit esplode. L’uomo perde il controllo. Urla. Si infuria. Non accetta che suo figlio cada ancora in un errore così grave. L’ira spazza tutto ciò che incontra.
E in mezzo a questa serie infinita di emozioni, resta una domanda sola: chi ha subito il colpo più devastante? La risposta sembra chiara. Alihan è quello che crolla davvero. Quello che perde se stesso. Quello che diventa palese bersaglio della mente calcolatrice di Ender. Ogni suo passo, questa volta, sembra più pesante degli altri. La valanga è partita. E nessuno, dentro questa storia, riuscirà a fermarla.