Aldo Baglio, Giovanni Storti e Giacomo Poretti non hanno solo fatto ridere l’Italia. Hanno modellato un linguaggio, disegnato un immaginario e trasformato i rapporti umani in storie iconiche. Oggi tornano sul grande schermo con un progetto che scava nel cuore della loro avventura. Un progetto che celebra un legame raro.
“Attitudini: Nessuna” è il documentario che racconta la loro vita artistica e personale. Arriverà al cinema il 4 dicembre 2025. La regia è di Sophie Chiarello. La produzione coinvolge Agidi Due, Medusa Film, Indigo Film e Driadi. La distribuzione porta ancora una volta la firma di Medusa Film. È un evento che molti fan attendono da anni. Un ritorno simbolico alle origini del trio più amato della comicità italiana.
Per raccontare la loro storia bisogna tornare al 1991. Bisogna entrare nei teatri, nei cabaret, nelle sale in cui il trio prende forma. Bisogna risentire il ritmo di “Mai dire Gol” nel 1994. Lì nascono gli sketch diventati generazionali. Lì emerge la loro spinta creativa, immediata, istintiva. Nessuno scriveva battute così. Nessuno creava quell’alchimia.
Il documentario rievoca anche il momento in cui tutto cambia: l’esordio al cinema con “Tre uomini e una gamba” nel 1997. Un film che riscrive il modo di raccontare l’amicizia maschile, la goffaggine, l’amore, la paura di crescere, e che segna l’inizio di una stagione irripetibile di successi. Da lì in poi arrivano altre pellicole, spettacoli teatrali, programmi televisivi, tour, applausi. E poi c’è la vita. Le famiglie. I nuovi ritmi. Le pause. L’amicizia che resta, anche quando il lavoro si ferma. Il documentario non nasconde nulla. Mostra la solidità del legame, mostra ciò che non si vede sul palco e mostra ciò che accade quando cala il sipario e rimangono le persone, non i personaggi.

Aldo, Giovanni e Giacomo con Attitudini: Nessuna al cinema: un racconto di 40 anni di risate, radici e destino
“Attitudini: Nessuna” non è un semplice dietro le quinte. È una dichiarazione d’amore a un modo di fare comicità che ha unito generazioni. Il trio ha segnato infanzie, adolescenze, prime serate, feste di famiglia. Ha attraversato epoche diverse, ha lasciato battute che ancora oggi tornano nelle conversazioni quotidiane.
Il documentario guarda alle origini e le illumina con delicatezza. Racconta gli inizi in modo umano. Ricorda gli errori, le prove, i tentativi. Raccoglie immagini preziose. Rilegge l’amicizia come motore della loro arte. E restituisce un ritratto vero, anche nelle crepe. Il pubblico scoprirà lati inediti del trio. Scoprirà fragilità, ironia, follia creativa.
Il tono resta leggero, ma mai superficiale. La regia sceglie di seguire il trio da vicino, senza filtri. La forza emotiva cresce minuto dopo minuto. Si percepisce il peso del tempo, il valore del percorso e quella strana magia nata da tre uomini diversissimi eppure perfetti insieme. Quando Chiarello accende la camera, racconta un legame che appare semplice. In realtà è complesso. È costruito con pazienza, rispetto, ascolto; è un legame che ha retto più di molte storie d’amore ed è un legame che si vede nella naturalezza dei loro sguardi. Nelle battute scambiate a mezza voce e nella complicità che non si può recitare.
Il documentario celebra anche la loro eredità. Gli ultimi quarant’anni non sono solo una carriera. Sono una parte della cultura italiana, il ricordo di personaggi entrati nel DNA del Paese. Ma sono anche viaggi, risate, errori, ripartenze, e la dimostrazione che si può restare freschi anche quando il mondo cambia velocemente. Il 4 dicembre si apre una finestra. Si apre un ritorno al passato che commuove e diverte. Gli spettatori entreranno nel cuore del trio. Entreranno nelle stanze dove nascevano le idee, nei giorni in cui non esisteva la televisione, ma solo il palco e la voglia di provarci ancora.
“Attitudini: Nessuna” diventa così un invito. Un invito a ricordare cosa significa sorridere insieme, a rivedere le radici della comicità contemporanea e a guardare oltre la battuta e trovare l’umanità che l’ha generata. Per molti sarà nostalgia, per altri sarà scoperta ma per tutti sarà un viaggio emotivo. Un viaggio che parte dal passato e si tuffa nel presente, che racconta i tre uomini dietro i personaggi e che mostra quanto può essere grande un sogno condiviso.
Il nuovo film-documentario del trio non chiede solo di essere visto. Chiede di essere vissuto, di essere ricordato e di essere condiviso. Vuole entrare nelle storie personali di chi li ha amati. E di chi li amerà da dicembre in poi.
