Da oggi su Netflix il film che floppò al botteghino ma accese un culto globale: Dakota Johnson magnetica all’estremo

Oggi, venerdì 14 novembre, arriva su Netflix un titolo che merita una seconda possibilità. Si parla di Madame Web, lo spin-off dell’universo Sony legato alla mitologia di Spider-Man. Un film che, al momento dell’uscita nelle sale, divise pubblico e critica, diventando un fenomeno culturale inatteso. Non per la qualità, diranno alcuni, ma per l’energia con cui conquistò meme, discussioni, ironie e una forma di affetto laterale che solo i titoli più fragili riescono a generare.

Oggi, con un pubblico nuovo e privo delle aspettative del botteghino, il film diretto da S.J. Clarkson vive un’altra vita. Una vita più libera, più sincera, lontana dalle battaglie social. E soprattutto più vicina al percorso della sua protagonista, la Cassandra Webb interpretata da una Dakota Johnson intensa, asciutta, sorprendente.

Accanto a lei ci sono tre giovani promesse: Sydney Sweeney nei panni di Julia Cornwall, Isabela Merced in quelli di Anya Corazon e Celeste O’Connor come Mattie Franklin. Con loro torna sullo schermo l’energia di un villain complesso, Ezekiel Sims, incarnato da Tahar Rahim. E nel cast brillano anche Emma Roberts e Adam Scott nei ruoli di Mary e Ben Parker, figure legate alla leggenda di Peter Parker. In queste presenze c’è già tutto il peso dell’immaginario Marvel, ma anche l’ambiguità più intrigante: Madame Web appartiene a un universo vicino a Spider-Man, senza mai toccarlo davvero. Una terra di mezzo che oggi, su Netflix, può essere guardata con occhi diversi.

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Madame Web su Netflix

Madame Web: trama, cast, curiosità e perché oggi vale una visione su Netflix

La storia si apre negli anni Settanta, in un’Amazzonia densa di mistero. La scienziata Constance Webb cerca un ragno dalle proprietà rigenerative. Il tradimento di Ezekiel la condanna, ma la sua bambina viene salvata da una tribù nascosta nella foresta. Trent’anni dopo, a New York, quella bambina è diventata Cassandra Webb, paramedica introversa e solitaria. Dopo un incidente sul lavoro, la donna sviluppa una forma di chiaroveggenza. Vede scenari futuri, la morte, le possibilità. E soprattutto vede tre ragazze — Julia, Anya e Mattie — che un giorno diventeranno supereroine. Ezekiel ha visioni che lo terrorizzano: in quelle immagini sono proprio loro a metterlo fine alla sua corsa.

Il film segue Cassandra nella sua lotta per difenderle. È un viaggio confuso, emotivo, pieno di scelte improvvise. Un cammino che mostra un’eroina diversa da quelle del Marvel Cinematic Universe. Con più fragilità, più esitazioni, più umanità.

Dakota Johnson restituisce questa complessità con un’intensità asciutta che oggi funziona molto più che in sala. Su Netflix non c’è rumore attorno ai suoi movimenti. Si può osservare il suo personaggio senza difese, senza confronto con produzioni miliardarie, senza guerre di fandom. La sua Cassandra diventa uno specchio: una donna che cresce mentre cerca di salvare le altre. La presenza di Sydney Sweeney aggiunge luce. È una Julia fragile, istintiva, emotiva. Una ragazza che ricorda quanto i supereroi siano, prima di tutto, passaggi difficili nell’adolescenza. A lei si affiancano le interpretazioni vivide di Isabela Merced e Celeste O’Connor, che danno al trio una forza corale rara nei cinecomic moderni.

Madame Web purtroppo è noto anche per i suoi riconoscimenti negativi. Ha trionfato ai Razzie Awards 2025 come Peggior Film e Peggior Attrice. Dakota Johnson vinse persino una di quelle statuette. Ma la storia non finisce qui: arrivò anche un ASCAP Award per la performance al box office e un ReFrame Stamp per le buone pratiche produttive. È un film di contrasti. Fragile e pop. Ambizioso e imperfetto. Un film che ha sbagliato tempi, comunicazione, aspettative. E proprio per questo ha acceso un culto globale. È diventato un meme, una battuta, una conversazione infinita. Un titolo che ha lasciato il segno più per la sua caduta che per il suo volo.

Il flop del botteghino — circa 100 milioni contro un budget da 80 — ha cambiato la strategia di Sony Pictures. Molti spin-off sono stati congelati. L’universo delle Spider-Girls è stato rallentato. E Hollywood ha guardato a questo film come a un monito: non tutto ciò che tocca il mondo Marvel diventa oro.

Oggi, però, su Netflix, il film trova un nuovo ritmo. Non c’è più la pressione del giudizio. C’è solo curiosità, un fascino strano e un mondo che si apre lentamente e che offre una riflessione inattesa: anche i film che cadono possono insegnare qualcosa. E a volte, da quell’imperfezione, nasce una piccola forma di verità. Se cerchi un cinecomic diverso, imperfetto, vivissimo, “Madame Web” è l’esperienza di oggi da mettere in lista.

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