Martedì 11 novembre 2025 è andata in onda la prima puntata di Sanremo Giovani 2025, il programma che da anni rappresenta il trampolino di lancio verso il Festival di Sanremo degli emergenti. Una serata molto attesa, quella su Rai 2, che ha segnato il debutto di Gianluca Gazzoli come conduttore ufficiale del format. Ma il suo esordio non è passato inosservato. Anzi, ha scatenato un piccolo terremoto sui social.
Sui social network, soprattutto su X (ex Twitter), si è acceso un dibattito acceso. Molti spettatori hanno commentato la conduzione con parole severe. “Troppo meccanico, privo di entusiasmo”, ha scritto qualcuno. Un altro utente ha definito la puntata “piatta e noiosa, senza pathos”. C’è chi ha notato che Gazzoli “si vede e si sente che è un conduttore radiofonico”, e chi ha aggiunto che “in video sembra impacciato e fuori posto”.
Non sono mancati i toni più taglienti. Alcuni spettatori hanno parlato di “personaggio anonimo”, arrivando a dire che “mettere un qualsiasi cameriere al suo posto sarebbe stato uguale”. Altri, più analitici, hanno definito la scelta della Rai “un segno dei tempi”, criticando il sistema televisivo che, a loro dire, “piazza figurine invece di professionisti capaci”.
Parole dure, che rivelano un sentimento comune: il pubblico si aspettava un conduttore diverso, più caldo, più televisivo. Non un ragazzo gentile ma trattenuto, ancora legato alla dimensione intima della radio. Eppure, dietro a quella compostezza, qualcuno ha intravisto un altro valore: la voglia di ascoltare i giovani artisti, di non rubare loro la scena. Un equilibrio non facile da trovare.
Sanremo Giovani 2025 nasce proprio per questo: dare voce alle nuove generazioni, ai sogni e alle canzoni di chi vuole calcare il palco dell’Ariston. La commissione musicale, presieduta da Carlo Conti e composta da Ema Stokholma, Carolina Rey, Manola Moslehi, Enrico Cremonesi e Daniele Battaglia, ha il compito di scegliere i due talenti che accederanno al Festival di Sanremo 2026 nella sezione Nuove Proposte.
Durante la prima puntata, andata in onda in seconda serata, si sono sfidati sei concorrenti: Antonia con il brano “Luoghi Perduti”, La Messa con “Maria”, CmqMartina con “Radio Erotika”, Joseph, Renato d’Amico e Xhovana. Solo tre di loro hanno superato il turno: Antonia, La Messa e CmqMartina. Una selezione decisa dalla commissione al termine dei tre duelli diretti.
La formula prevede quattro serate eliminatorie, ognuna con sei artisti, seguite da una semifinale con dodici concorrenti e una finale con sei. Solo due vincitori arriveranno al Festival di Sanremo. Un percorso intenso, pensato per valorizzare il talento e la personalità dei giovani, al di là delle mode o delle etichette discografiche. Nel suo intervento introduttivo, Gazzoli ha detto di voler essere un “fratello maggiore” per i partecipanti. E in effetti, nella sua conduzione si è percepita una certa delicatezza. Nessuna invadenza, nessun show forzato. Ma forse proprio questa scelta, nella dimensione televisiva, ha reso tutto più freddo. Più distante. E meno incisivo.

Sanremo Giovani: un debutto in salita per Gazzoli, ma la partita è ancora lunga
La Rai ha scommesso su un volto giovane e trasversale, già noto al pubblico per il suo lavoro in radio e per il successo del podcast “Passa dal BSMT”. Ma la televisione, soprattutto in un contesto così codificato come Sanremo Giovani, richiede tempi, energia e ritmo diversi. Gazzoli dovrà imparare a trovare la sua chiave, senza perdere autenticità.
Nonostante le critiche, la puntata ha ottenuto commenti positivi per la scelta musicale e per l’attenzione ai nuovi artisti. In molti hanno apprezzato l’orario di inizio anticipato rispetto al passato, che ha reso la competizione più accessibile al pubblico. Segno che l’obiettivo di Carlo Conti di riportare tutto ciò che è legato al festival a momenti più ‘consoni’ per i telespettatori, è stato almeno in parte raggiunto.
Il resto, però, dipenderà da come Gazzoli saprà crescere puntata dopo puntata. Sanremo Giovani è una palestra anche per lui. L’inizio può essere stato impacciato, ma non privo di possibilità. Spesso, dietro le critiche più feroci, si nasconde una curiosità autentica. E un desiderio di vedere il programma brillare come una volta. Forse il pubblico, più che giudicare, sta solo aspettando di essere sorpreso. E se il conduttore riuscirà a farlo, potrebbe trasformare il gelo di questo debutto in calore umano. Perché, alla fine, la televisione premia chi sa restare vero, anche quando inciampa. Prossima puntata di Sanremo Giovani 2025 in onda martedì 18 novembre, sempre su Rai 2.
