Zero fretta, ma tanto charme e sapori: il viaggio autunnale di Csaba Dalla Zorza è una scoperta

C’è un modo di viaggiare che profuma di tempi lenti, di velluto e cristallo, di silenzi interrotti solo dal rumore delle rotaie: Csaba Dalla Zorza l’ha appena riscoperto a bordo del leggendario Orient Express La Dolce Vita, sulla tratta più poetica di tutte: La Via del Tartufo.

Dalle sue storie Instagram, pubblicate ieri e oggi, emerge un racconto visivo di rara eleganza. Un trench color cioccolato, un sorriso discreto e quella frase che sembra già un manifesto: “Si chiama La Dolce Vita e credo che il nome racconti tutto”. Da Roma Ostiense parte la sua avventura. Destinazione: Piemonte, terra di colline e di sapori intensi, dove il tartufo bianco è protagonista assoluto.

Il treno, blu notte e rame, è una dichiarazione d’amore al passato. Dentro, ogni dettaglio è pensato per far dimenticare la fretta: tendaggi color crema, tavoli lucidati a mano, luci calde che accarezzano i volti dei passeggeri. Csaba racconta che “il treno viaggia lentamente, sulla vecchia ferrovia”, e la sua parola per questi giorni è #analogico. Un concetto semplice, ma potentissimo: fermarsi per sentire di nuovo.

A bordo, la cucina è firmata dallo chef Heinz Beck – tre stelle Michelin de La Pergola di Roma. La prima cena, Csaba la condivide con i suoi follower: un piatto di plin al tartufo bianco, servito su porcellana. Un gesto elegante, essenziale, che racchiude tutto lo spirito del viaggio. Il treno non è solo un mezzo, ma un teatro di bellezza e gusto.

Csaba Dalla Zorza
Alcuni momenti di Csaba Dalla Zorza sul treno. Fonte: Instagram

Da Roma al Monferrato: tra vigneti UNESCO e cattedrali sotterranee

Il mattino successivo, dopo una colazione italiana servita tra i riflessi dorati del vagone ristorante, il treno rallenta tra le colline del Monferrato. Meta: Nizza Monferrato, cuore pulsante delle Langhe, dove la nebbia disegna l’autunno e i filari sembrano ricamati nel paesaggio. È qui che dovrebbe iniziare la parte più emozionante: la caccia al tartufo. Accompagnati da un trifolau e dai suoi fedeli cani, gli ospiti si addentrano nei boschi, alla ricerca di quel profumo inconfondibile che racconta l’anima del Piemonte. Un rito antico, fatto di pazienza e rispetto per la natura.

Seguendo l’itinerario, dopo la ricerca, la sosta alla Tenuta Cucco sarà un inno ai sensi. Calici di Barolo e Nebbiolo e vigneti Patrimonio UNESCO. Il pranzo celebrerà la cucina piemontese nella sua forma più autentica: piatti tradizionali, ingredienti locali e vini che raccontano secoli di storia. Ogni boccone sarà un dialogo tra terra e memoria.

Nel pomeriggio, il viaggio dovrebbe proseguire verso Canelli, con la visita alle celebri Cattedrali Sotterranee, le antiche cantine scavate nella roccia. Qui, i pregiati Moscato d’Asti e spumanti Metodo Classico riposano come tesori custoditi dal tempo. Le luci soffuse e il profumo del vino creano un’atmosfera sospesa, quasi mistica. Un viaggio nel cuore della tradizione enologica italiana.

Nel vagone bar, in base a foto e video pubblicati, Csaba indossa un abito floreale e sorseggia un cocktail sotto le luci morbide. Intorno, musica dal vivo e conversazioni sussurrate. È la Dolce Vita nel senso più puro: un invito a riscoprire il piacere del tempo. Fuori, il mondo corre veloce. Dentro, resta il ricordo di un viaggio che sarà stato insieme un ritorno al passato e una lezione di modernità: vivere con grazia, con lentezza, con attenzione.

Tre giorni, due notti, un’esperienza dal costo di circa 8.320 euro. Ma ciò che rimane va oltre il lusso materiale. È la consapevolezza che viaggiare bene non significa andare lontano, ma sentire intensamente. E in questo, Csaba Dalla Zorza è maestra. In un tempo di velocità e distrazioni, l’Orient Express diventa un manifesto del vivere consapevole. Zero fretta, tanto charme e sapori: la formula perfetta per chi cerca bellezza senza tempo.

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