Un silenzio di pochi secondi, poi la frase “Mai dire mai”: è bastato questo per accendere i rumor sul futuro di Fiorello e Carlo Conti a Sanremo. Tutto è successo in una diretta Instagram che ha visto insieme tre volti simbolo della Rai: Fiorello, Fabrizio Biggio e lo stesso Conti. Un incontro che, per molti fan, ha avuto il sapore del preludio a qualcosa di più grande.
Da giorni, infatti, il web e i forum dedicati alla tv si interrogano su quel “mai dire mai” pronunciato da Carlo Conti. Un’espressione che suona come un’apertura, o almeno come un indizio lasciato lì con cura. E se dietro ci fosse già una mossa strategica della Rai per riportare Fiorello sul palco, ma in una forma completamente nuova?
Procediamo con ordine. Il 9 novembre andrà in onda una puntata di“Cinque Minuti senza Bruno Vespa”, format di Fiorello e Biggio che sottraggono solo per una sera lo spazio a Bruno Vespa su Rai 1. Ma se oltre a questa serata ne fosse prevista un’altra, magari il 23 novembre? Proprio in questo giorno (secondo rumor) Carlo Conti dovrebbe annunciare ufficialmente i cantanti in gara al Festival di Sanremo 2026.
In molti ora immaginano Conti ospite di Fiorello e Biggio per uno speciale evento Rai, in cui l’annuncio dei Big potrebbe arrivare in diretta. Un modo diverso, più leggero, più contemporaneo, per dare il via ufficiale alla stagione sanremese. Senza palco, senza orchestra, ma con l’ironia che solo Fiorello sa portare.
Il conduttore siciliano, del resto, ha più volte chiuso alla possibilità di tornare all’Ariston. In una recente intervista ha dichiarato che non potrebbe farlo per rispetto ad Amadeus, sebbene Conti sia una persona straordinaria. Parole nette, ma pronunciate prima di questa diretta social. E ora tutto sembra di nuovo possibile.

Sanremo 2026 tra rumor, strategie e amicizie storiche
Sanremo 2026 sarà la seconda edizione consecutiva (ma la quinta totale) firmata Carlo Conti, e già si annuncia come una delle più attese. Dal 24 al 28 febbraio, l’Ariston tornerà a essere il cuore pulsante della musica italiana, con una formula che unisce tradizione e novità. Il numero dei Big in gara dovrebbe aumentare, passando almeno a 28 artisti (rispetto ai 26 annunciati inizialmente), mentre le Nuove Proposte saranno quattro, selezionate da Sanremo Giovani e Area Sanremo.
Tra le possibili novità, un omaggio a Pippo Baudo, recentemente scomparso, a cui Conti dedicherà un tributo speciale. Sul fronte dei co-conduttori, il conduttore toscano potrebbe affiancarsi a Samira Lui, già amatissima dal pubblico per il suo ruolo ne La Ruota della Fortuna. Ma non si escludono nomi a sorpresa, magari proprio legati a quella cerchia di volti storici della Rai che Conti ha sempre saputo valorizzare.
In questa cornice, l’idea di vedere Fiorello coinvolto, anche indirettamente, non è affatto lontana dalla realtà. L’artista siciliano resta un asso nella manica per qualsiasi progetto televisivo, e la Rai lo sa bene. Se davvero Carlo Conti dovesse prendere parte ai “Cinque Minuti senza Bruno Vespa” di Fiorello e Biggio sarebbe una mossa geniale sotto ogni punto di vista: promozionale, emotivo e mediatico.
Gli equilibri tra i protagonisti del nuovo corso Rai sono evidenti: Fiorello ha chiuso il suo “Viva Rai2!” lasciando spazio a un formato più agile e intimo con La Pennicanza; Conti ha riportato ordine e misura al Festival; Biggio rappresenta il ponte con la generazione più giovane e social. Insieme, formano un mix esplosivo che potrebbe riaccendere l’entusiasmo del pubblico per un evento ormai iconico.
Resta tutto nel campo delle ipotesi, ma il silenzio che ha preceduto quel “mai dire mai” in diretta dice molto più di quanto sembri. La Rai, intanto, resta concentrata sulla costruzione di una narrazione coerente: un Festival della Canzone Italiana capace di dialogare con il presente, di omaggiare la sua storia e, allo stesso tempo, di sorprendere. Per ora nessuna conferma ufficiale. Solo sguardi complici, risate e quel mistero che Fiorello sa accendere come pochi. E se davvero dovesse succedere, il 23 novembre potrebbe diventare una data cruciale. Per adesso è solo un rumor. Ma uno di quelli che fanno sognare. E, si sa, a Sanremo, i sogni a volte diventano spettacolo.
