Evento imperdibile su LA7 Cinema: in seconda serata il capolavoro oscuro di Ridley Scott, travolse l’America e il Giappone

Ci sono film che non invecchiano mai: “Black Rain – Pioggia sporca” è uno di quelli e stasera, sabato 1 novembre, LA7 Cinema (canale 29) lo riporta in tv alle 23:45, regalando al pubblico una delle opere più potenti e visivamente ipnotiche del cinema di fine anni Ottanta. Diretto da Ridley Scott nel 1989, il film è un noir metropolitano ambientato tra New York e la Osaka più buia, dove la pioggia diventa simbolo di colpa, violenza e redenzione.

Al centro della storia c’è Nick Conklin, interpretato da Michael Douglas nel pieno del suo periodo d’oro, reduce dal successo di Attrazione fatale. È un poliziotto newyorkese dal passato ambiguo, sospettato di corruzione e con più ombre che certezze. Accanto a lui c’è il fidato collega Charlie Vincent (Andy Garcia), più giovane e idealista. I due finiscono in un regolamento di conti tra mafie e catturano per caso un killer della Yakuza, Sato (Yūsaku Matsuda). Dovranno scortarlo fino in Giappone, ma le cose si complicano subito: appena atterrati a Osaka, vengono ingannati e il criminale fugge. Da lì inizia una caccia serrata che diventa scontro tra due mondi, due onori, due modi di intendere la giustizia.

La trama è semplice, ma Scott la trasforma in una riflessione visiva e morale. Ogni inquadratura racconta la distanza tra Occidente e Oriente. Le luci al neon, la pioggia costante, il metallo delle moto e dei grattacieli costruiscono un’estetica cupa e magnetica. Non a caso molti critici parlarono di “Blade Runner senza fantascienza”, e avevano ragione. L’atmosfera è la stessa: decadente, violenta, ma intrisa di umanità.

Tra i volti del film spicca Ken Takakura, icona del cinema giapponese, nel ruolo dell’ispettore Masahiro Matsumoto. È lui a insegnare a Conklin cosa significa davvero la parola onore. E poi c’è Kate Capshaw, nel ruolo di Joyce, donna misteriosa e fragile, simbolo del legame tra due culture. Ma il personaggio che resta più impresso è proprio Sato. Yūsaku Matsuda girò il film pur essendo gravemente malato: sarebbe morto poco dopo. La sua interpretazione intensa, rabbiosa, gli è valsa un posto nella leggenda.

LA7 Cinema
Black Rain – Pioggia sporca, su LA7 Cinema

Su LA7 Cinema Black Rain – Pioggia sporca, una pioggia che non si dimentica: premi, curiosità e eredità visiva

Black Rain ottenne due nomination agli Oscar nel 1990, per il sonoro e il montaggio sonoro. La colonna sonora firmata da Hans Zimmer, tra sintetizzatori e chitarre elettriche, divenne un marchio di fabbrica del thriller americano moderno. Il film conquistò anche il pubblico asiatico, vincendo il Golden Horse Award come Miglior Film Straniero e ottenendo candidature in Giappone e in Europa. Il titolo “Black Rain” richiama la pioggia contaminata che seguì le bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki. Un boss giapponese nel film usa quella metafora per spiegare la sua guerra economica contro l’America. È un dettaglio che rende il racconto più profondo: non è solo un poliziesco, ma una riflessione sulla colpa storica e sull’identità nazionale. Un’eco di dolore collettivo dentro una storia di crimine.

Scott mescola action e dramma morale con maestria. Le scene d’azione sono fisiche, crude, dirette. Ma dietro ogni inseguimento c’è una domanda: quanto possiamo cambiare restando noi stessi? Nick Conklin inizia da arrogante e finisce disilluso, quasi purificato. È un percorso di rinascita dentro una metropoli che non perdona. Il film incassò oltre 134 milioni di dollari nel mondo, diventando un successo solido, specie in Giappone. Ma il suo impatto più duraturo fu estetico. Senza Black Rain, forse non avremmo mai avuto il fascino neon-noir di film come The Last Samurai, Kill Bill o Tokyo Vice. Ogni regista che ha raccontato un incontro tra cultura occidentale e giapponese deve qualcosa a quel set piovoso di Osaka.

Ancora oggi, a 35 anni dall’uscita, Black Rain resta un film visivamente perfetto. Un incubo lucido che parla di redenzione e di rispetto, con la forza di un racconto universale. Ridley Scott ne fece un ponte tra mondi, una riflessione sulla paura e sull’orgoglio. E quella pioggia, sporca e nera, continua a cadere su chi guarda. Appuntamento stasera su LA7 Cinema, ore 23:45. Non è solo un film: è un viaggio dentro l’anima del noir.

Lascia un commento