Solo per stasera in tv su Rai Movie (canale 24) alle 21:10, va in onda uno dei film italiani più amati e inaspettati dell’ultimo anno. Si tratta di “Pare parecchio Parigi”, l’ultimo lavoro di Leonardo Pieraccioni, accolto al cinema come una vera sorpresa di emozioni e dolcezza. Dopo il successo in sala con oltre 3,5 milioni di euro d’incasso e il primo posto al box office nei giorni d’uscita, il film torna in chiaro per regalare al pubblico televisivo un viaggio pieno di umanità, risate e tenerezza. Una storia che parte dal dolore e arriva alla speranza, come solo le favole vere sanno fare.
La trama di Pare parecchio Parigi: tre fratelli e un sogno chiamato Parigi
I protagonisti sono Bernardo, Giovanna e Ivana Cannistraci, tre fratelli che da anni non si parlano più. Le ferite familiari, i rancori e le distanze sembrano insormontabili, finché il destino non li costringe a rivedersi. Il loro padre, Arnaldo, professore universitario, si ammala gravemente e rivela un desiderio rimasto nel cassetto: andare a Parigi con i propri figli. Poiché le condizioni dell’uomo non gli permettono di viaggiare, i tre decidono di costruire un’illusione perfetta: organizzano un viaggio in camper “verso Parigi” senza mai uscire dal ranch di Bernardo. Con scenografie improvvisate, musica francese e un pizzico di follia, fingono tappe e confini, riscoprendo poco alla volta ciò che avevano dimenticato: il valore dell’affetto e della verità.
Nel corso del falso viaggio emergono segreti e rivelazioni. Ivana confessa la propria omosessualità, Giovanna mette fine a una relazione tossica, Bernardo scopre una verità sconvolgente sulle proprie origini. Mentre i tre si confrontano, anche il pubblico ride, riflette e si emoziona. Tutto culmina in un epilogo dolceamaro che lascia il segno.

Un cast corale che emoziona
Leonardo Pieraccioni interpreta Bernardo, donando al personaggio la sua classica ironia mista a malinconia. Chiara Francini è una Giovanna vulcanica e fragile, mentre Giulia Bevilacqua presta ad Ivana un’intensità nuova, delicata e sincera. A completare il quadro c’è un Nino Frassica sorprendente nel ruolo del padre, capace di passare dal sorriso alla commozione con naturalezza disarmante.
Accanto a loro, una galleria di volti noti e amati: Massimo Ceccherini, Gianni D’Addario, Giancarlo Ratti, Giuseppe Gandini, Alessandro Riccio, Marta Paola Richeldi, Giorgio Borghetti, Nina Pons e Gabriele Careddu. Tutti contribuiscono a creare un film corale, dove ogni battuta e ogni silenzio hanno un peso emotivo.
Una storia vera che diventa poesia
Il film è ispirato a un episodio realmente accaduto: due figli che, per non spegnere il sogno del padre malato, gli fecero credere di viaggiare verso Parigi. Pieraccioni parte da quella notizia e la trasforma in una commedia surreale e piena di umanità, riflettendo su quanto la fantasia possa curare le ferite della realtà. Il regista toscano abbandona qui la comicità pura per abbracciare una dimensione più matura e introspettiva, senza però perdere la leggerezza che lo contraddistingue. “Pare parecchio Parigi” diventa così una favola moderna sul bisogno di amare e perdonare, raccontata con la semplicità dei grandi narratori popolari.
Successo e impatto
Nonostante non abbia conquistato grandi premi, il film è stato lodato da pubblico e critica come un ritorno al miglior Pieraccioni. Molti hanno parlato di “ode ai sognatori” e di un’opera capace di riconciliare le persone con la vita quotidiana, riportando sullo schermo una comicità fatta di verità, non di effetti. Al botteghino ha registrato risultati notevoli: oltre 1,3 milioni di euro nel primo weekend e più di 3,5 milioni totali in poche settimane. Numeri che confermano l’amore del pubblico per una commedia che sa far ridere, ma anche toccare corde profonde.
Perché vederlo stasera in tv
“Pare parecchio Parigi” è una carezza per chi crede ancora nei rapporti umani, nei sogni piccoli ma veri, nella possibilità di ricominciare. È un film che lascia qualcosa dentro, anche dopo i titoli di coda. E stasera in tv su Rai Movie, regala a tutti la possibilità di riscoprirlo comodamente a casa. Un consiglio: guardatelo senza distrazioni. Ogni sguardo, ogni battuta, ogni sorriso vale la pena di essere vissuto fino in fondo. Perché certe storie non si guardano soltanto: si sentono, si respirano, si portano con sé. “Pare parecchio Parigi” non è solo una commedia. È un viaggio nel cuore, e per una sera, tutti possiamo partire.