Il Trono di Spade non è finito: nello spin-off “Il Cavaliere dei Sette Regni” torna il villain più odiato

Westeros non smette mai di sorprendere e anche quando pensavamo che tutto fosse stato detto, un nuovo capitolo si apre: lo showrunner Ira Parker ha confermato ciò che molti fan di Il Trono di Spade non osavano nemmeno sognare, il ritorno di uno dei personaggi più odiati dell’intera saga.

La serie Il Cavaliere dei Sette Regni (in lingua originale A Knight of the Seven Kingdoms), prodotta da HBO e tratta dai racconti di George R.R. Martin, riporterà lo spettatore in un mondo dove onore e inganno camminano fianco a fianco. Ma lo farà con un tono più umano, più intimo. Niente troni, niente guerre di potere. Solo un cavaliere errante e il suo giovane scudiero alle prese con le ingiustizie dei Sette Regni. Ambientata circa novant’anni prima degli eventi narrati in Il Trono di Spade, la nuova serie mostra un’epoca meno dorata, ma altrettanto pericolosa. Eppure, tra nuovi volti e nuove alleanze, un nome antico sta per riemergere: Walder Frey.

Il solo sentirlo pronunciare riporta alla mente le Nozze Rosse, uno dei momenti più scioccanti mai visti in televisione. Il tradimento, la crudeltà, il sangue dei Stark che tinge le sale di Casa Frey. E la vendetta di Arya Stark, che chiude un cerchio di orrore e giustizia. Ora, però, lo showrunner ha deciso di riscrivere le carte del destino. Ira Parker ha confessato che sarebbe divertente vedere un piccolo Walder Frey salvato da Dunk durante un incidente con un carro in fuga. Un’idea che cambia tutto. Perché mostra un bambino prima del mostro, un’innocenza prima del male. Questa visione ribalta la prospettiva. E ci ricorda che in Il Trono di Spade nessuno nasce malvagio. Tutti, prima o poi, scelgono cosa diventare.

Il trono di spade
Walder Frey, Il Trono di Spade

Un ritorno che divide i fan e accende la nostalgia

Lo showrunner ha precisato che il cameo non avverrà subito, ma nella seconda stagione, o addirittura nella terza stagione, considerando che gli eventi narrati sono molto precedenti la serie ‘madre. Intanto, il debutto de Il Cavaliere dei Sette Regni è previsto su HBO all’inizio del 2026, per poi arrivare in Italia su Sky e NOW. George R.R. Martin ha espresso entusiasmo per la direzione presa. Le novelle di Dunk & Egg sono state per lui una parentesi di leggerezza in un universo spesso dominato da guerra e tradimento. Dunk è un cavaliere povero, ma coraggioso. Egg, il suo scudiero, non è altri che Aegon V Targaryen, il futuro re. Due anime opposte, unite da un destino più grande di loro. Inserire in questa storia un giovane Walder Frey significa ricordarci che il futuro non è mai scritto. E che persino un bambino destinato a diventare un mostro può, per un istante, essere salvato.

La serie promette di mescolare azione, malinconia e il fascino delle origini. Senza draghi né troni, ma con la stessa tensione morale che ha reso immortale Il Trono di Spade. E se lo showrunner riuscirà davvero a intrecciare passato e futuro, potremmo trovarci davanti a qualcosa di più di un semplice prequel. Perché ogni storia di Westeros parla di scelte, eredità e redenzione. E questa, forse, sarà la più sorprendente di tutte.

Con Il Cavaliere dei Sette Regni, HBO tenta una nuova impresa: riportare in vita il mondo che ha cambiato la televisione moderna, ma con occhi nuovi. Un ritorno che non vive di nostalgia, ma di curiosità. E che ci fa chiedere: se potessimo salvare il male prima che nasca, lo faremmo davvero? La risposta arriverà presto. Nel frattempo, i fan tornano a sognare. Perché Il Trono di Spade non è mai davvero finito. E Westeros ha ancora molte storie da raccontare.

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