Un racconto biblico che non teme l’ironia, un cast internazionale e l’Italia come scenario sacro: su Netflix arriva “Il Vangelo secondo Clarence”, film che mescola fede, satira e rivoluzione visiva. Un’opera che ha spaccato il pubblico, ma ha conquistato la critica nei festival di tutto il mondo.
Il Vangelo secondo Clarence è su Netflix: un nuovo modo di raccontare la fede
Diretto da Jeymes Samuel, già autore del western anticonvenzionale The Harder They Fall, il film trasporta lo spettatore nella Gerusalemme del I secolo con un linguaggio contemporaneo, vivace e sorprendentemente ironico. Niente prediche né santi irraggiungibili: solo uomini che cercano un senso, in un mondo pieno di ingiustizie e contraddizioni. Il protagonista è Clarence, interpretato da un magnetico LaKeith Stanfield. È il gemello del discepolo Tommaso, ma a differenza di lui non crede in nessun Messia. Clarence vive di espedienti, traffici e debiti, finché decide di diventare un “nuovo messia” a modo suo: non della fede, ma della conoscenza. Vuole insegnare alla gente a contare sulle proprie forze. Ma la sua impresa, nata come una truffa, si trasforma in una vera ricerca spirituale. Il viaggio lo cambierà per sempre.
Un cast che unisce culture e stili
Accanto a Stanfield brilla un cast di nomi straordinari: Omar Sy nei panni di Barabba, Anna Diop in quelli della sorella Varinia, David Oyelowo come Giovanni Battista, James McAvoy nel ruolo di Ponzio Pilato e Benedict Cumberbatch come Benjamin. Un ensemble raro, capace di portare sullo schermo un mosaico di culture, lingue e sensibilità. La regia di Samuel è una danza di generi: mescola il ritmo del musical, la satira politica e la fotografia mistica. Ogni scena è curata nei dettagli, con colori accesi e un uso della musica che ricorda Spike Lee e Baz Luhrmann. Non stupisce che la critica abbia parlato di un “Vangelo pop e ribelle”.
Girato in Italia, tra le pietre di Matera
Gran parte delle riprese si è svolta in Italia, in particolare a Matera, Accadia e Pisticci. Le stesse location che hanno fatto da sfondo a The Passion di Mel Gibson e ad altri kolossal biblici. La città dei Sassi si trasforma qui in una Gerusalemme calda, polverosa e spiritualmente viva. La fotografia sfrutta ogni sfumatura della pietra lucana, rendendo la pellicola visivamente maestosa. Un dettaglio curioso: il primo trailer del film è uscito il 29 agosto 2023 e ha immediatamente acceso il dibattito online. Alcuni spettatori hanno criticato la libertà narrativa di Samuel, altri hanno gridato al miracolo cinematografico. E in effetti, “Il Vangelo secondo Clarence” è un’opera che divide, ma proprio per questo lascia il segno.

Accoglienza e riconoscimenti
Presentato al BFI London Film Festival l’11 ottobre 2023, il film ha ricevuto una standing ovation per la sua originalità e per la prospettiva afroamericana applicata a una storia biblica. Su Rotten Tomatoes ha raggiunto il 67% di recensioni positive, un dato alto per un film così atipico e provocatorio. La critica ne ha esaltato il coraggio e la profondità, riconoscendo a Samuel la capacità di unire ironia, spiritualità e denuncia sociale. Al centro, il tema del riscatto personale: Clarence non compie miracoli, ma insegna a credere in sé stessi. In un mondo dove la fede è spesso spettacolo, il film propone un messaggio alternativo: credere nella conoscenza, nella libertà e nella solidarietà.
Un impatto destinato a durare
Il Vangelo secondo Clarence non è solo un film biblico. È un manifesto di libertà creativa che ha già influenzato altri autori nel modo di raccontare la religione al cinema. L’uso della commedia come strumento di riflessione, il dialogo tra culture e l’ambientazione italiana ne fanno un’opera unica nel suo genere. Con la sua estetica vibrante e il suo tono dissacrante ma mai irrispettoso, Jeymes Samuel ha costruito un film che parla al presente. Un film che mostra come la fede possa convivere con il dubbio, e come la conoscenza possa diventare una forma di salvezza.
Da oggi su Netflix, Il Vangelo secondo Clarence è la scelta perfetta per chi cerca qualcosa di diverso, intelligente e visivamente magnifico. Girato a Matera, interpretato da un cast straordinario, è un piccolo capolavoro che illumina la piattaforma con la sua forza rivoluzionaria.
