Da oggi su Netflix il film che infiammò il botteghino e riscrisse Shakespeare in chiave pop: commedia irresistibile, Sydney Sweeney travolgente

Una scintilla, un malinteso e un ritorno inaspettato: da oggi su Netflix arriva “Tutti tranne te” (“Anyone But You”), la commedia romantica che ha fatto ridere e sognare milioni di spettatori nel mondo. Diretto da Will Gluck e ispirato a Molto rumore per nulla di Shakespeare, il film riporta sullo schermo la leggerezza intelligente delle rom-com che sanno far battere il cuore e divertire allo stesso tempo.

La storia parte da un incontro casuale in un bar di Boston. Bea (interpretata da Sydney Sweeney), studentessa di giurisprudenza, e Ben (il magnetico Glen Powell), giovane bancario della Goldman Sachs, vivono una giornata perfetta fatta di battute, sorrisi e chimica immediata. Poi, un malinteso rovina tutto. I due si separano bruscamente, convinti di non rivedersi mai più. Sei mesi dopo, però, il destino li costringe a rincontrarsi. Entrambi sono invitati al matrimonio di amici comuni in Australia e, per evitare imbarazzi, fingono di essere una coppia. Ma dietro la facciata dell’ironia e degli scherzi, riaffiorano attrazione, rimpianto e verità mai dette. La tensione cresce, insieme alla consapevolezza che ci sono amori che, anche se interrotti, non smettono di bruciare.

“Tutti tranne te” è una commedia che mescola romanticismo classico e sarcasmo moderno. Il ritmo è brillante, i dialoghi frizzanti, la fotografia solare. Ma soprattutto, c’è una chimica esplosiva tra i due protagonisti: Sydney Sweeney e Glen Powell, capaci di passare in un istante dal comico al tenero, dal battibecco al desiderio. Un’alchimia che ha scatenato i social, tra meme, trend su TikTok e milioni di visualizzazioni di clip tratte dal film.

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Glen Powell in Tutti tranne te su Netflix

Riconoscimenti, curiosità e impatto del film da oggi su Netflix: così “Tutti tranne te” ha riacceso la fiamma delle commedie romantiche 

Il film, prodotto da Columbia Pictures e diretto da Will Gluck – già regista di Easy A e Amici di letto – è stato un successo mondiale. Al botteghino ha superato le aspettative, diventando una delle commedie più viste del 2024 e rilanciando un genere che Hollywood sembrava aver dimenticato. “Tutti tranne te” ha ottenuto tre candidature ai People’s Choice Awards come The Comedy Movie of the Year e The Comedy Movie Star of the Year per Sweeney e Powell, oltre alla nomination ai GLAAD Media Awards come Outstanding Film – Wide Release. Ha ricevuto anche la prestigiosa ReFrame Stamp per la rappresentanza di genere dietro le quinte, segno di una produzione attenta e moderna.

Una curiosità che ha fatto impazzire i fan: la canzone “Unwritten” di Natasha Bedingfield, usata in una scena chiave, è tornata virale su TikTok a quattordici anni dalla sua uscita. Una scelta musicale che ha contribuito all’atmosfera spensierata e contagiosa del film, rendendolo un piccolo fenomeno culturale. Ma dietro il sorriso, “Tutti tranne te” racconta qualcosa di più profondo: la paura di mostrarsi vulnerabili, la difficoltà di concedersi di nuovo all’amore dopo una delusione. È una commedia leggera, ma non superficiale, dove i malintesi diventano un pretesto per riflettere su quanto siamo disposti a fingere per non soffrire. E forse, proprio per questo, il pubblico giovane l’ha amata.

L’ambientazione tra Boston e Sydney amplifica la doppia anima del film: elegante e caotica, urbana e romantica. Ogni scena è girata con una luce calda, che accompagna l’evoluzione dei protagonisti da nemici a complici, da rivali a innamorati. E quando il lieto fine arriva, lo spettatore ci crede davvero. Il successo di “Tutti tranne te” ha avuto un impatto notevole anche sull’industria: ha spinto gli studios a rilanciare le rom-com dopo anni di pausa, aprendo la strada a nuovi progetti dallo stesso tono ironico e sentimentale. Sydney Sweeney, in particolare, è diventata il volto simbolo di una nuova generazione di attrici capaci di coniugare glamour e autenticità. Da oggi su Netflix, questa commedia è pronta a conquistare anche chi non l’ha vista al cinema.

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