Altro che Frankenstein, del Toro prepara il vero colpo grosso: dal bestseller oscuro il film che incendierà Venezia e Hollywood

Guillermo del Toro non si ferma mai: pronto ad affascinare Netflix e il mondo intero con la sua personale visione di Frankenstein, il regista messicano più visionario del nostro tempo sembra pronto a compiere un nuovo passo nel buio. Un progetto segreto, nato da un bestseller oscuro che tutti conoscono, capace di accendere la curiosità di Venezia e di Hollywood ancor prima di essere annunciato ufficialmente.

Nel suo universo, il confine tra sogno e incubo è sempre sottile. E anche stavolta, del Toro promette di portarci dentro un mondo in cui la bellezza ferisce e la paura commuove. La notizia arriva da un’intervista concessa a Inverse, in cui il regista ha svelato di avere “alcune idee” per una nuova trasposizione di un grande classico del romanzo gotico. Ha spiegato che si tratta de Il Fantasma dell’Opera, la celebre opera di Gaston Leroux che ha già stregato generazioni di lettori e spettatori.

Dal laboratorio di Frankenstein al palcoscenico del mistero

Guillermo del Toro non è mai stato un regista prevedibile. Ogni suo film è un viaggio nell’oscurità, ma con la delicatezza di un poeta. In Frankenstein ha trasformato la tragedia del mostro in un racconto di compassione, offrendo a Netflix un capolavoro visivo e morale. Ora, la sua attenzione si sposta verso un’altra icona dell’immaginario gotico: il genio sfigurato e innamorato che vive nascosto tra le ombre di un teatro. È una storia che tutti conoscono, ma che lui farebbe in modo diverso, ha dichiarato, lasciando intendere che il suo approccio sarà tutt’altro che classico. E c’è da credergli: se c’è un autore capace di ridare vita ai miti, è proprio lui. Da Hellboy a Crimson Peak, fino al premio Oscar per La forma dell’acqua, il suo cinema è un costante dialogo tra amore e mostruosità, tra realtà e sogno.

Frankenstein
Il Fantasma dell’Opera

Non sorprende quindi che la prospettiva di un Fantasma dell’Opera firmato del Toro abbia già fatto tremare le platee di Venezia e Hollywood. L’idea di vedere il regista alle prese con un teatro infestato dalle passioni, dalle ossessioni e dal dolore è pura estasi per i suoi fan. La sua attenzione maniacale per i dettagli scenografici, la fotografia ricca e l’uso poetico del colore potrebbero trasformare questa storia in qualcosa di totalmente nuovo.

Il cinema gotico come rinascita

Il Fantasma dell’Opera ha avuto molte versioni cinematografiche, ma poche sono riuscite a catturarne davvero l’anima. La più celebre, diretta da Joel Schumacher e tratta dal musical di Andrew Lloyd Webber, ha diviso pubblico e critica. Gerard Butler, nei panni del Fantasma, non convinse del tutto, e il film, pur incassando oltre 150 milioni di dollari, non divenne mai un classico. È proprio da queste imperfezioni che del Toro potrebbe ripartire.

Con il suo gusto per l’estetica gotica e la sua capacità di unire dramma e compassione, il regista potrebbe finalmente restituire al romanzo di Leroux la sua vera potenza. Non un semplice horror, ma una tragedia romantica immersa nel buio, dove l’amore è una ferita e la bellezza un incantesimo crudele. Un cinema sensuale, teatrale, profondamente umano. Per ora il progetto resta un sogno, ma del Toro non chiude la porta. “Ho delle idee”, ha ripetuto. E chi conosce la sua carriera sa che, quando lo dice, qualcosa di grande si muove. Dopo aver reinventato Frankenstein, il regista potrebbe presto riscrivere la leggenda del Fantasma, con una forza visiva capace di conquistare festival e pubblico globale.

Nel frattempo, il suo nome continua a circolare tra i corridoi di Venezia e Hollywood. Ogni suo film diventa un evento, ogni progetto una promessa di meraviglia e paura. Se davvero darà forma a questo nuovo incubo romantico, potremmo trovarci di fronte a uno dei film più attesi del decennio. Perché, come dimostra da anni, Guillermo del Toro non racconta storie: le scolpisce nell’anima.

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