È ufficiale: il Natale in Rai avrà ancora il volto di Alberto Angela. Da anni, le sue trasmissioni sono diventate un rito collettivo, una di quelle certezze che uniscono generazioni diverse davanti allo schermo. Un modo di viaggiare, scoprire, e ricordare quanto l’Italia e l’Europa siano scrigni infiniti di bellezza. Ogni 25 dicembre, quando la tavola è ancora piena e le luci si riflettono sulle finestre, milioni di italiani scelgono di non cambiare canale. C’è chi lo fa per curiosità, chi per affetto, chi semplicemente perché “a Natale c’è Angela” è ormai una tradizione tanto quanto l’albero o il panettone.
Un rito che si rinnova ogni anno a Natale in Rai
Negli ultimi anni la Rai ha deciso di affidare la prima serata di Natale al progetto più raffinato e popolare della sua offerta culturale: Stanotte a…. È la serie di speciali che Alberto Angela dedica alle grandi città, raccontate nel loro silenzio notturno, illuminate solo dalla luna e dai proiettori di una troupe che sembra muoversi in punta di piedi dentro la storia. Da Napoli a Firenze, da Venezia a Parigi, fino a San Pietro e Milano, il format ha conquistato tutti grazie al suo tono sospeso tra documentario e poesia. Angela guida lo spettatore tra musei e monumenti, svelando dettagli che sfuggono alla vita quotidiana. Ogni volta la magia si rinnova, ogni volta la cultura torna a essere emozione. Quest’anno, il viaggio potrebbe ripartire da Torino, ma ancora niente di ufficiale.
Dopo Natale, un nuovo viaggio con Ulisse
Ma non finisce qui. Il primo giorno dell’anno arriverà su Rai 1 una puntata speciale di Ulisse – Il piacere della scoperta. Un modo per cominciare il 2026 con la curiosità accesa e lo sguardo verso il futuro. Sarà un racconto di rinascita e di speranza, come solo Angela sa costruire, unendo rigore scientifico e umanità. Due serate, due appuntamenti diversi ma complementari. In uno si celebra il passato e la memoria, nell’altro si apre una finestra sul domani. È questa la forza di Alberto Angela: saper tenere insieme la bellezza antica e la meraviglia contemporanea, senza mai cadere nella retorica.

Un successo che unisce e consola
I numeri parlano chiaro: ogni anno Stanotte a… e Ulisse registrano ascolti altissimi, ma soprattutto raccolgono un consenso trasversale. Lo guardano i nonni, gli studenti, gli appassionati d’arte, e anche chi semplicemente cerca un racconto capace di far sognare. Nel tempo, queste produzioni sono diventate il “regalo di Rai 1” agli italiani. Un dono che non si scarta, ma si vive insieme, tra luci soffuse e la voce inconfondibile di un narratore che non impone, accompagna. Dietro ogni episodio ci sono mesi di lavoro, sopralluoghi, ricostruzioni storiche e una cura maniacale per l’immagine. Tutto per restituire al pubblico il piacere raro di fermarsi, ascoltare, e lasciarsi trasportare.
La magia di un Natale culturale
In un panorama televisivo dominato da reality e intrattenimento leggero, la scelta della Rai di dedicare il Natale a un progetto di divulgazione culturale resta coraggiosa e necessaria. È la prova che la conoscenza può ancora emozionare, e che la qualità può diventare popolare. Ogni Stanotte a… è una dichiarazione d’amore per l’Italia e per la cultura. Ogni Ulisse è un invito a guardare oltre. In un periodo dell’anno in cui tutto sembra correre veloce, Alberto Angela ci ricorda l’importanza di rallentare, osservare e meravigliarsi.
Forse è per questo che il pubblico lo ama così tanto: perché non racconta solo luoghi, ma emozioni. Non mostra solo arte, ma umanità. E nelle sere di festa, quando il mondo sembra fermarsi, quella voce familiare ci fa sentire a casa. Natale in Rai sfavillante, dunque, non è solo un titolo evocativo: è una promessa di bellezza condivisa. E anche quest’anno, con Stanotte a… e lo speciale di Ulisse, la Rai accende le feste con il suo racconto più luminoso.
