Stasera in tv l’attenzione del pubblico si concentra su Rai 1. Al TG1 delle 20, Carlo Conti si prepara a svelare la sua prima mossa per Sanremo 2026. L’appuntamento è simbolico. È qui che il Festival, ogni anno, prende voce e forma.
La Rai ha consolidato una prassi chiara. Le prime conferme su Sanremo arrivano sempre dal telegiornale più seguito. È una vetrina autorevole. È anche un rito capace di creare attesa nazionale. Di solito il percorso parte dalle basi. Date, location, guida artistica. Poi si entra nella fase narrativa. Spuntano i nomi dei co-conduttori, le linee del format, gli indizi sugli ospiti. I concorrenti? Quelli vengono dopo. Spesso a inizio dicembre. Sempre al TG1. Con una cornice speciale e grande visibilità. Quest’anno la regia dell’attesa ha un volto preciso. Carlo Conti, direttore artistico e conduttore, torna in diretta per un annuncio decisivo. L’obiettivo è accendere la miccia della curiosità. L’aspettativa è altissima, considerando che le date sono note – 24/28 febbraio, la location è rimasta quella del Teatro Ariston e la guida è ben nota.

L’attesa cresce: cosa può annunciare Conti e come cambia Sanremo Giovani
La fase tra ottobre e novembre serve a porre le fondamenta. Qui la Rai chiarisce il perimetro del racconto. Anticipa eventuali aggiornamenti di regolamento. Spiega le modalità di selezione. E lascia intravedere le collaborazioni chiave. Eppure, l’annuncio di stasera potrebbe rivelare il conduttore di Sanremo Giovani 2025. Il nome in pole – secondo insistenti rumor dei giorni scorsi – sarebbe quello di Gianluca Gazzoli. Speaker, podcaster, volto molto forte sulle piattaforme. Il suo format “Passa dal BSMT” parla già alla generazione under 30. Le indiscrezioni sono chiare. Mancano solo le firme. L’accordo sarebbe quasi chiuso. L’idea arriva da ambienti vicini a Conti.
Perché proprio Gazzoli? La risposta è strategica. La Direzione Intrattenimento Prime Time Rai cerca un ponte con i nativi digitali. Serve un linguaggio immediato, fresco, dialogico. In passato erano girati anche i nomi di Nicola Savino e Gabriele Corsi. Poi la scelta sarebbe sembrata orientarsi verso un profilo più “nativamente” digitale.
Il capitolo Sanremo Giovani – con l’annuncio di stasera – entrerebbe nel vivo. Il format voluto da Conti prevede quattro puntate in seconda serata su Rai 2: 11, 18, 25 novembre e 2 dicembre. Poi una semifinale il 9 dicembre. Infine la grande finale su Rai 1 il 14 dicembre. In quella serata si conosceranno i due artisti destinati a entrare nel cast di Sanremo 2026 tra le Nuove Proposte. Se la guida di Sanremo Giovani 2025 dovesse davvero essere affidata a Gianluca Gazzoli, il segnale sarebbe chiaro. Il Festival vuole rafforzare l’asse con community, podcast e streaming. Vuole parlare a chi vive la musica in cuffia e in verticale. Vuole crescere dove si crea passaparola.
Tra i rumor compare anche un’altra ipotesi. Belén Rodríguez sarebbe stata proposta come presenza speciale o co-conduzione nelle fasi finali di Sanremo Giovani. È un’idea suggestiva. Al momento, però, resta nel campo delle possibilità non confermate.
Lo schema degli annunci, come sempre, rimane graduale. Prima le coordinate. Poi i volti che affiancheranno il direttore artistico. Infine i big in gara. L’elenco dei cantanti è l’ultimo tassello. Di solito arriva a ridosso dell’inverno. In un’edizione ad hoc del TG1. È una scelta mediatica precisa. Tiene il Festival al centro della conversazione per settimane. Stasera, al TG1 delle 20, potremmo assistere al primo snodo. Un indizio sul format. Un nome chiave. Forse la conferma del percorso di Sanremo Giovani. In ogni caso, il messaggio arriverà forte e chiaro. La macchina di Sanremo 2026 è ufficialmente partita.
La promessa è semplice. Trasparenza nelle tappe, sorpresa nei dettagli. È così che la Rai alimenta l’attesa. È così che il pubblico resta connesso fino all’ultima rivelazione. Da stasera, la narrazione si allunga verso dicembre. E ogni tassello avrà il suo momento di luce. Il consiglio è uno. Sintonizzati. Carlo Conti sta per parlare. La “scossa” che accende il Festival potrebbe arrivare proprio quando inizia il telegiornale. E la stagione della musica, ancora una volta, ripartirà da lì.
