Scordato da molti, ma oggi imperdibile su RaiPlay: il film più coraggioso di Matilde Gioli, nato da una storia vera

Oltre ad aver conquistato il pubblico in “Blanca 3”, Matilde Gioli sorprende su RaiPlay con un ruolo che mostra tutta la sua forza e la sua fragilità. Il film è “Un posto sicuro”, diretto da Francesco Ghiaccio e interpretato da Marco D’Amore, Giorgio Colangeli e la stessa Gioli. Un’opera intensa, coraggiosa e commovente, ispirata a una storia realmente accaduta nella città di Casale Monferrato, simbolo di una delle più dolorose ferite industriali italiane: quella dell’Eternit.

Disponibile su RaiPlay, “Un posto sicuro” è uno di quei film che non si dimenticano facilmente. Un racconto civile e umano che parla di padri e figli, di colpa e perdono, di vita e memoria. Un film che, a distanza di anni, conserva la stessa forza dirompente del suo primo giorno di uscita nelle sale nel 2015.

Su RaiPlay Un posto sicuro: un dramma che nasce da una ferita vera

La storia è quella di Luca (Marco D’Amore), trentenne disilluso, con una carriera da attore mancata e una vita in disordine. Si guadagna da vivere facendo il clown alle feste di compleanno, rifugiandosi in un’ironia che serve solo a mascherare il dolore. Un giorno riceve una chiamata che lo costringe a tornare nel suo passato: suo padre Edoardo (Giorgio Colangeli) è gravemente malato. È un ex operaio dell’Eternit e soffre di un mesotelioma provocato dall’amianto. Una condanna che non colpisce solo lui, ma un’intera comunità.

Luca torna a Casale Monferrato, dove il tempo sembra essersi fermato. Le case, le fabbriche, persino l’aria portano ancora il peso di quella polvere bianca. Padre e figlio si ritrovano, si scontrano, si riscoprono. Iniziano un percorso di riavvicinamento fatto di silenzi, rabbia e dolcezza. E mentre il corpo del padre si spegne, qualcosa in Luca si accende. Nasce l’idea di uno spettacolo teatrale sull’amianto, un atto di denuncia e di amore insieme.

In questo viaggio, Luca incontra Raffaella (Matilde Gioli), una donna che non si arrende e che gli ricorda il valore della speranza. Tra i due nasce un legame delicato, fatto di gesti semplici e di parole sincere. Raffaella rappresenta la vita che resiste, il desiderio di ricominciare anche dopo il dolore. Gioli regala al personaggio una grazia malinconica che resta negli occhi e nel cuore.

RaiPlay
Un posto sicuro, su RaiPlay

Una memoria che diventa emozione collettiva

“Un posto sicuro” è molto più di un film di denuncia. È un atto d’amore verso una comunità ferita e verso tutti coloro che non hanno mai smesso di cercare giustizia. Francesco Ghiaccio, al suo esordio alla regia, costruisce un racconto che unisce realtà e finzione con rispetto e profondità. Molte scene sono state girate con la partecipazione di cittadini reali di Casale Monferrato, persone che hanno vissuto sulla propria pelle le conseguenze dell’amianto. Nella scena dell’attacco al Comune, oltre 300 comparse hanno rivissuto insieme la rabbia e il dolore di quegli anni.

Marco D’Amore, che firma anche la sceneggiatura, conferma la sua straordinaria sensibilità artistica. Dopo il successo di Gomorra, sceglie un ruolo intimo e difficile, lontano dai cliché, in cui mette a nudo la fragilità di un figlio e la forza di un uomo in rinascita. Accanto a lui, Giorgio Colangeli commuove con un’interpretazione misurata e autentica, mentre Matilde Gioli regala uno dei suoi ruoli più intensi, lontano dalle luci patinate della commedia.

Il film è stato candidato ai Nastri d’Argento per la sceneggiatura e ha ricevuto numerosi riconoscimenti nei festival italiani, venendo lodato per la capacità di trasformare una tragedia in speranza. Ogni inquadratura è un frammento di verità, ogni dialogo un ricordo che pesa e guarisce allo stesso tempo.

“Un posto sicuro” ha lasciato un segno anche nel cinema italiano successivo. Ha aperto la strada a una nuova stagione di film civili e ambientali, in cui la cronaca si intreccia con l’emozione personale. Da lì in poi, molte opere hanno scelto di affrontare temi collettivi con la stessa sincerità, fondendo testimonianza e poesia. Oggi, rivederlo su RaiPlay significa ritrovare una pagina di cinema e di memoria. Un invito a ricordare, ma anche a credere nella forza del racconto. Perché il dolore, quando diventa arte, non è più solo ferita. Diventa resistenza, amore e verità.

“Un posto sicuro” è disponibile gratuitamente su RaiPlay. Un’occasione per scoprire o riscoprire uno dei film italiani più coraggiosi e commoventi degli ultimi anni.

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