Nascosto per anni al pubblico, ma ora su RaiPlay: un gioiello dimenticato con Carla Signoris, ispirato a una storia vera

“Ci sarà un giorno – Il giovane Pertini” è uno di quei titoli che non invecchiano: diretto da Franco Rossi nel 1993, è rimasto a lungo invisibile al pubblico, bloccato per anni da controversie familiari, ma oggi è finalmente disponibile su RaiPlay, ed è una di quelle opere che riconciliano con il cinema civile italiano.

La forza di una storia vera: Ci sarà un giorno – Il giovane Pertini è su RaiPlay

Il film racconta gli anni giovanili di Sandro Pertini, molto prima di diventare Presidente della Repubblica. Gli anni duri dell’antifascismo, del carcere, dell’esilio. Ma anche l’amore per Matilde Ferrari, la donna che lo attese per anni. Una storia vera di ideali e coerenza morale, narrata con delicatezza e senza retorica. Tra le righe si sente la tensione di un Paese in fermento, e la voce di una generazione pronta a pagare il prezzo della libertà. È un racconto che parla al cuore, ma anche alla coscienza.

Un cast sorprendente

Nel ruolo del giovane Pertini troviamo un giovanissimo Maurizio Crozza, ben prima dei suoi successi comici. La sua interpretazione è intensa, sincera, quasi disarmante. Accanto a lui una Carla Signoris luminosa, nei panni della fidanzata “Mati”. Completano il cast Ivano Marescotti, Luigi Montini, Pietro Ghislandi e Augusto Zucchi. Tutti contribuiscono a creare un racconto umano e corale, dove ogni sguardo pesa più di un discorso.

Un’opera bloccata per dieci anni

Pochi ricordano che il film restò fermo per oltre un decennio. La vedova Pertini ne ostacolò la diffusione, ritenendolo troppo romanzato. Solo nel 2003, su Rai 3, arrivò la sua prima e unica messa in onda. Poi il silenzio.  Girato tra Savona e la Liguria, con un budget imponente per l’epoca – oltre tre miliardi di lire – il film è un esempio raro di cinema televisivo italiano capace di coniugare storia e sentimento.

RaiPlay
Ci sarà un giorno – Il giovane Pertini, su RaiPlay

Un’eredità che parla al presente

Oggi, riguardandolo su RaiPlay, colpisce la modernità del messaggio. In un tempo di parole fragili, il giovane Pertini di Rossi ricorda quanto contino la coerenza, l’etica e la libertà interiore. Non servono effetti speciali per emozionare: bastano idee forti e una verità che resiste al tempo. Molti critici lo hanno definito un documento cinematografico di valore civile. E non a torto. Perché, dietro la sua semplicità, questo film conserva la memoria di un’Italia che credeva nella forza delle idee e nel potere del coraggio.

Il valore delle cose ritrovate

In un catalogo sempre più affollato, “Il giovane Pertini” brilla come un piccolo gioiello da riscoprire. Non è solo un film storico: è un atto di amore per la verità. Un frammento di memoria che torna a vivere grazie a RaiPlay e a un pubblico che ha ancora voglia di sentire, non solo di guardare. Forse è proprio questo il suo segreto: era nascosto per anni al pubblico, ma non ha mai smesso di parlare. E oggi, rivederlo, è come ritrovare un pezzo di noi.

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