Attore amatissimo in Rai conquista l’estero: sarà protagonista nel remake di un cult immortale tratto da un bestseller

Il pubblico italiano lo ricorda come Papa Giovanni Paolo II nella miniserie Rai che aveva commosso milioni di spettatori. Oggi Cary Elwes, attore britannico amato per la sua intensità e la sua eleganza, torna a far parlare di sé con un ruolo completamente diverso.

L’attore sarebbe stato scelto per interpretare il protagonista di un nuovo progetto internazionale ispirato al leggendario film Frankenstein Junior di Mel Brooks, la commedia del 1974 che ha segnato la storia del cinema mondiale e che nasceva dal celebre bestseller gotico da cui tutto ebbe origine: Very Young Frankenstein. Prodotta da 20th Television per FX e destinata a Hulu (quindi, in Italia, molto probabilmente su Disney+), la serie si presenterebbe come un remake in chiave moderna e surreale della storica parodia diretta dallo stesso Brooks cinquant’anni fa.

Un cult immortale torna a vivere

Nel film originale del 1974, Gene Wilder vestiva i panni dello scienziato discendente del celebre dottor Frankenstein, alle prese con esperimenti grotteschi e irresistibili gag in bianco e nero. Oggi, nel nuovo adattamento, Cary Elwes raccoglierebbe quella difficile eredità con l’ironia sottile che lo ha sempre contraddistinto. Il progetto è stato affidato a una delle autrici più brillanti della nuova televisione americana, Stefani Robinson (già dietro al successo di Atlanta), e alla regia visionaria di Taika Waititi, premio Oscar e regista di Jojo Rabbit, che promette di dare alla storia una luce completamente diversa. Tra i produttori figura anche lo stesso Mel Brooks, che torna a firmare il suo universo comico con la complicità di una nuova generazione di creativi. Un passaggio di testimone simbolico tra la comicità classica e quella contemporanea.

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Un frame di Frankenstein Junior di Mel Brooks

Non solo il Papa Giovanni Paolo II della Rai: un cast sorprendente e tutto da scoprire

Insieme a Elwes, nel cast figurano nomi che il pubblico del grande e del piccolo schermo conosce bene: Zach Galifianakis, l’indimenticabile Alan della trilogia di Una notte da leoni; Dolly Wells, recentemente vista in And Just Like That…; Kumail Nanjiani, star di Silicon Valley e Eternals; Spencer House e Nikki Crawford. Tutti ruoli ancora top secret, ma l’alchimia è già promettente. L’atmosfera che circonda il progetto è quella delle grandi occasioni: un remake che unisce talento, nostalgia e sperimentazione, capace di parlare sia ai fan del cult originale sia alle nuove generazioni cresciute con le piattaforme streaming.

Il momento perfetto per tornare a Frankenstein

Il tempismo non è casuale. In questi mesi si è tornato a parlare molto del mito di Frankenstein, anche grazie a Guillermo del Toro, che ha diretto una sua personale versione cinematografica destinata a uscire in alcune sale selezionate e su Netflix. Un segno che l’immaginario nato oltre due secoli fa continua a evolversi e a riflettersi nel nostro tempo. Questa nuova produzione, però, sceglie una strada diversa: non l’orrore o il dramma, ma la risata intelligente e la follia poetica. Un ritorno alle origini del paradosso, proprio come voleva Mel Brooks, che nel 1974 trasformò la paura in umorismo e l’oscurità in brillantezza.

Un volto, due anime per Cary Elwes: dalla Rai al nuovo Frankenstein

Per Cary Elwes, che ha alternato ruoli drammatici e commedie brillanti, questa è la conferma di una carriera sempre più sfaccettata. Dopo il periodo in Rai, l’attore ha partecipato a progetti come la recente serie M.I.A. su Peacock. Ora torna al centro della scena con un personaggio che unisce genialità, ironia e malinconia. La sua trasformazione da pontefice a scienziato bizzarro racconta anche la libertà di un interprete capace di reinventarsi. E di ricordarci che, come i grandi classici, anche gli attori più amati sanno rinascere in forme sempre nuove. Un progetto che celebra la memoria del cinema e la forza dell’immaginazione. E che riporta sullo schermo, con nuovi occhi, uno dei miti più affascinanti di sempre.

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