Campione d’incassi, osannato in tutto il mondo: stasera in tv il cult da Oscar che fece sognare intere generazioni

Ci sono film che non invecchiano: Ritorno al futuro – Parte II stasera in tv – appartiene a questa categoria ristretta di opere capaci di superare i decenni. Uscito nel 1989, diretto da Robert Zemeckis, è il sequel che portò il pubblico in un viaggio temporale ancora più audace, mescolando ironia, azione e un’immaginazione sfrenata.

Il film vede come protagonisti Michael J. Fox, nei panni di Marty McFly, e Christopher Lloyd, l’indimenticabile “Doc” Emmett Brown. Con loro, una galleria di personaggi che attraversano epoche diverse: da Thomas F. Wilson nei ruoli di Biff Tannen e dei suoi alter ego a Lea Thompson come Lorraine, madre di Marty, fino a Elisabeth Shue, che sostituì Claudia Wells nel ruolo di Jennifer. Era il 1989 e le sale di tutto il mondo si riempivano. Il pubblico voleva tornare nella DeLorean. Il risultato fu un campione d’incassi che consolidò la trilogia come una delle saghe più amate nella storia del cinema.

Ritorno al futuro – Parte II, Dalla trama avvincente ai riconoscimenti: stasera in tv un viaggio senza tempo

La storia riparte esattamente da dove si era interrotto il primo capitolo. Doc torna per avvisare Marty e Jennifer: bisogna viaggiare nel futuro, fino al 21 ottobre 2015. Lì, il figlio di Marty rischia di rovinare la famiglia con una scelta sbagliata. È l’inizio di un’avventura che diventa presto molto più complessa. Un almanacco sportivo rubato da Biff, la distopia di una Hill Valley trasformata in incubo, le corse disperate per rimettere in ordine la linea temporale. Ogni salto nel tempo aumenta la posta in gioco, con paradossi e intrecci che tengono lo spettatore incollato allo schermo.

Il film ottenne riconoscimenti importanti. Nel 1990 arrivò la candidatura agli Oscar per i Migliori effetti speciali visivi. Ai Saturn Awards ricevette menzioni per gli stessi effetti e per la recitazione di Christopher Lloyd. Era l’epoca in cui la tecnologia stava cambiando il modo di raccontare le storie, e Back to the Future Part II seppe sfruttare al massimo le possibilità.

Stasera in tv
Ritorno al futuro – Parte II stasera in tv

Hoverboard, scarpe Nike e un futuro immaginato

Una delle magie del film sta nelle sue “previsioni”. Hoverboard, scarpe che si allacciano da sole, videotelefoni. Alcune invenzioni si sono avverate davvero, altre sono rimaste sogni pop. Ma tutte hanno segnato l’immaginario collettivo. Il 21 ottobre 2015 è diventata una data simbolo. In tutto il mondo i fan hanno celebrato il giorno in cui Marty e Doc arrivavano nel futuro. Molti brand hanno colto l’occasione per lanciare edizioni speciali. Dalle Nike ispirate al film fino agli skateboard volanti in versione prototipo. Perfino le gag, come lo Squalo 19 in 3D, sono entrate nella cultura pop. Piccoli dettagli che continuano a far sorridere e che mostrano l’intelligenza ironica della sceneggiatura di Bob Gale.

Un’eredità che parla al presente

Ritorno al futuro – Parte II non è solo un sequel. È un punto di svolta per il cinema di fantascienza. Ha ispirato decine di opere successive. Basti pensare a Avengers: Endgame, che giocava con i paradossi temporali riprendendo il modello ideato da Zemeckis e Gale. L’idea che un piccolo dettaglio possa cambiare l’intera linea temporale è diventata patrimonio comune della narrativa moderna. Oggi serie, fumetti e blockbuster riprendono quelle stesse dinamiche. Ma nessuno lo ha fatto con la freschezza e la leggerezza che caratterizzavano Marty e Doc.

Il successo globale ha trasformato il film in oggetto di culto. Citato, parodiato, celebrato. Ogni generazione ha scoperto la saga, trovandoci nuovi significati. Per i più giovani è un’avventura sorprendente. Per chi c’era nel 1989 è un tuffo nella memoria. Stasera in tv, quando accenderai la tv e vedrai la DeLorean decollare verso il cielo, non sarà solo nostalgia. Sarà la prova che certi film hanno il potere di unire epoche diverse. E di farci sognare ancora.

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