Tale e Quale Show è tornato su Rai 1 con la sua quindicesima edizione. Alla guida c’è sempre Carlo Conti, volto storico del programma e figura centrale della televisione italiana. Da anni, il conduttore porta avanti un format che sembrava intoccabile, capace di regalare emozioni e divertimento al pubblico del venerdì sera.
La nuova stagione, partita il 26 settembre 2025, ha riportato in scena un cast ricco di nomi conosciuti. Tra i concorrenti ci sono Pamela Petrarolo, Le Donatella, Antonella Fiordelisi, Carmen Di Pietro, Samuele Cavallo, Gianni Ippoliti, Tony Maiello, Peppe Quintale e la coppia Flavio Insinna e Gabriele Cirilli. Un gruppo eterogeneo che prometteva sorprese, imitazioni, risate e colpi di scena. Accanto a loro, la giuria composta da Giorgio Panariello, Cristiano Malgioglio e Alessia Marcuzzi, con un quarto giudice speciale diverso in ogni puntata. Un mix di ironia, severità e show dentro lo show. La cornice, insomma, è rimasta quella di sempre: un palco scintillante, un pubblico affezionato, e la promessa di trasformazioni incredibili. Eppure, c’è un dettaglio che oggi salta agli occhi più di tutto. Un problema che il pubblico ha iniziato a notare da tempo, ma che anno dopo anno è diventato sempre più evidente. Il trucco, un tempo vero fiore all’occhiello dello show, sembra non avere più la stessa forza di un tempo.

Dal mito alla delusione: il trucco di Tale e Quale Show non convince più
Nelle prime edizioni, i concorrenti riuscivano a somigliare in modo quasi perfetto alle star che imitavano. Bastava l’ingresso sul palco per scatenare l’applauso. Le trasformazioni erano credibili, sorprendenti, quasi magiche. Era proprio questo a rendere Tale e Quale Show unico nel suo genere. Oggi invece il pubblico nota differenze sempre più marcate. Le imitazioni funzionano dal punto di vista vocale, grazie ai vocal coach, e le coreografie mantengono la qualità, ma la somiglianza visiva non è più quella di un tempo. I volti sembrano meno curati, le trasformazioni meno convincenti. In alcuni casi il risultato appare addirittura distante dall’originale, e il confronto con il passato diventa inevitabile.
Non si tratta solo di un dettaglio tecnico. Per molti telespettatori il trucco era il cuore pulsante del programma. Era ciò che permetteva di vivere davvero l’illusione di avere sul palco Mina, Lucio Battisti, Madonna o Michael Jackson. Oggi quell’effetto meraviglia si è indebolito, e lo show paga il prezzo di questa trasformazione lenta ma costante. La sensazione diffusa è che il programma sia rimasto uguale a sé stesso nella struttura, ma abbia perso la scintilla che lo rendeva speciale. E il pubblico lo nota. Anno dopo anno, l’entusiasmo iniziale lascia spazio a un giudizio più severo: “bravi, ma non come una volta”.
È una parabola che colpisce molti show televisivi longevi: mantenere alta la qualità, dopo quindici edizioni, diventa una sfida titanica. Eppure proprio per questo, quando manca un elemento fondamentale come il trucco, la caduta appare ancora più evidente. Carlo Conti resta il capitano saldo della nave, capace di guidare il programma con professionalità e carisma. La sua presenza rassicura e fidelizza. Ma non basta a cancellare la percezione di un problema che continua a crescere. Il conduttore sa bene che il pubblico di Rai 1 non perdona la mancanza di cura nei dettagli. E il trucco, per Tale e Quale Show, non è un dettaglio, ma la sua anima.
