La seconda puntata di Buongiorno mamma 3 è andata in onda ieri, martedì 23 settembre 2025 su Canale 5. Il pubblico ha seguito ancora una volta le vicende della famiglia Borghi, travolta da segreti, rivelazioni e sentimenti in conflitto. Sullo schermo, Raoul Bova ha dato vita a un Guido determinato a scoprire cosa si nasconde dietro la morte di Anna. Accanto a lui, tutti gli altri interpreti hanno intrecciato nuove storie che hanno tenuto i telespettatori con il fiato sospeso.
La fiction Mediaset, prodotta da Lux Vide, si conferma tra le più seguite e commentate. Dopo gli ascolti positivi della prima puntata, si attendono i dati di share del secondo appuntamento, molto commentato sui social. Eppure, dietro l’entusiasmo, proprio online è esploso un dibattito acceso. Un dettaglio ha lasciato perplessi molti spettatori, al punto da trasformare la puntata in un piccolo caso mediatico.
Buongiorno mamma 3, la trama tra emozioni forti e nuovi intrecci
Guido, il capofamiglia, continua a scavare nel passato di Anna. Ogni indizio sembra avvicinarlo a una verità scomoda. Il suo dolore diventa energia, ma anche ossessione. Intanto Sole vive un momento cruciale: il primo giorno da insegnante supplente. Il ritorno a scuola, nello stesso luogo dove lavorava il padre, accende ricordi e contrasti. Il confronto con Alessandro, professore di musica, è immediato ma gli sviluppi non sono stati dei migliori per la giovane, almeno per ora.
Francesca porta avanti la gravidanza tra paure e segreti (e tutti sono quasi certi che chiamerà sua figlia Anna). Un dubbio mai confessato pesa come una spada di Damocle. Jacopo torna a occuparsi della Onlus, mentre Mauro rientra da Londra, inquieto per il rapporto con Agata. Intanto Laura, donna misteriosa e ambigua, accende nuove tensioni. Agata non si fida e inizia a indagare, scatenando nuove domande. Ogni personaggio sembra vivere in bilico, sospeso tra scelte dolorose e verità nascoste.
La scrittura alterna momenti intimi e colpi di scena, confermando la forza narrativa che ha reso Buongiorno mamma una delle fiction Mediaset più amate. Eppure, nonostante l’intensità delle storie, qualcosa ha disturbato l’esperienza di visione.
Il pubblico tra entusiasmo e delusione
Sui social i commenti hanno dipinto un quadro contrastante. Da un lato entusiasmo per la recitazione di Raoul Bova e per il ritorno di personaggi che il pubblico sente “di casa”. Dall’altro, una critica che ha trovato eco tra molti utenti. “Bellissima puntata, ma non si può arrivare a notte fonda”, ha scritto un telespettatore. Un altro ha osservato: “La storia emoziona, ma la durata infinita stanca”. C’è chi ha parlato di “puntata spezzata da troppe interruzioni”, e chi ha ammesso: “Peccato, ero preso dalla trama ma ho mollato prima della fine”.
Il dettaglio che ha fatto discutere non riguarda la recitazione né la trama. La critica si è concentrata sul ritmo televisivo. Durata prolungata e troppe pause pubblicitarie hanno trasformato la serata in una maratona. Una scelta editoriale che ha spiazzato molti fan. “Non si può finire a mezzanotte per una fiction”, si legge tra i commenti.
La sensazione è che la narrazione potente sia stata messa in secondo piano da un meccanismo televisivo che spezzerebbe l’emozione. Il pubblico potrebbe aver percepito uno scarto tra la qualità della fiction e le modalità di programmazione. Una frattura che ha acceso il dibattito e che, paradossalmente, ha reso la puntata ancora più commentata.
Buongiorno mamma 3 resta comunque tra i titoli di punta di Canale 5. La seconda puntata ha mostrato personaggi complessi, atmosfere intense e un cast capace di emozionare. Il legame con gli spettatori è forte, ma l’esperienza di visione resta un nodo da sciogliere. Un nodo che divide, coinvolge e, soprattutto, fa parlare. Ed è proprio questa capacità di generare discussione che conferma la forza di una fiction capace di unire mistero, emozione e vita quotidiana.