Sfiorò l’Oscar, fu tra i migliori film dell’anno: stasera in tv capolavoro di Angelina Jolie da storia vera

Ci sono film che restano nella memoria collettiva: Unbroken, diretto da Angelina Jolie e stasera in tv, è uno di questi. Uscito nel 2014, ha portato sul grande schermo la vita straordinaria di Louis Zamperini, atleta olimpico e sopravvissuto alla Seconda guerra mondiale. Oggi torna su Iris, alle 21:17, con tutta la sua forza emotiva. Il film ha ricevuto tre nomination agli Oscar 2015 (miglior fotografia, miglior sonoro e miglior montaggio sonoro), conquistando la critica internazionale e il pubblico. È tratto dal bestseller mondiale di Laura Hillenbrand, “Unbroken: A World War II Story of Survival, Resilience, and Redemption”, diventato un caso editoriale per la capacità di raccontare la resilienza umana.

La trama e il cuore del racconto di Unbroken, stasera in tv 

Louis Zamperini nasce in California da genitori italiani. Da ragazzo è vittima di bullismo, ma trova nello sport la sua rivincita. Corre veloce, corre più degli altri. Partecipa alle Olimpiadi di Berlino del 1936, dove il suo talento non passa inosservato. Con la guerra, la sua vita cambia. Si arruola nell’aeronautica americana. Dopo un incidente aereo, resta per 47 giorni alla deriva nell’Oceano Pacifico insieme a pochi compagni. Quando sembra aver superato il peggio, viene catturato dai giapponesi e mandato nei campi di prigionia. Lì incontra il sergente Mutsuhiro “The Bird” Watanabe, interpretato dal musicista giapponese Miyavi, che diventa il suo crudele aguzzino. Le torture, le umiliazioni, le privazioni sembrano spezzare tutto. Ma non la sua mente. Non la sua volontà. La celebre scena della trave sollevata sopra la testa di Louis è il simbolo della sua resilienza: il corpo vacilla, ma la dignità resta intatta.

Stasera in tv
Unbroken, stasera in tv

Un cast intenso e riconoscimenti prestigiosi

A interpretare Louis Zamperini è Jack O’Connell, che con questa prova si impone come uno degli attori britannici più talentuosi della sua generazione. Accanto a lui Domhnall Gleeson, Garrett Hedlund, Finn Wittrock, Jai Courtney e Alex Russell. A completare il racconto ci sono Vincenzo Amato e Maddalena Ischiale nel ruolo dei genitori di Louis, portando sullo schermo il legame con le radici italiane. Il film ha collezionato 14 vittorie e 33 candidature in premi internazionali. Oltre agli Oscar, ha ricevuto il Cinema for Peace Award come Most Valuable Film of the Year e il Moving Picture Award all’Heartland Film Festival. Il National Board of Review e l’American Film Institute lo hanno inserito tra i migliori dieci film dell’anno.

Curiosità dal set e dall’eredità di Zamperini

Il film nasce da un profondo legame personale di Angelina Jolie con la vicenda. La regista ha raccontato di essersi sentita spiritualmente vicina a Zamperini e di aver lottato per ottenere la regia del progetto. Louis Zamperini, dopo la guerra, non smise di sorprendere. Nel 1997 tornò in Giappone come ospite d’onore ai Giochi Olimpici invernali, portando la torcia olimpica: un gesto simbolico di perdono e riconciliazione. Miyavi, conosciuto in tutto il mondo come musicista, ha scelto questo film per il suo debutto come attore. La sua interpretazione del sadico sergente Watanabe resta tra le più disturbanti e memorabili del cinema di guerra recente.

L’impatto sul cinema successivo

Unbroken ha rafforzato un filone che unisce storie vere, sopravvivenza estrema e resilienza. Lo stile realistico di Roger Deakins, maestro della fotografia, e la regia di Jolie hanno ispirato produzioni come The Revenant e Everest. Nel 2018 è arrivato anche un sequel, Unbroken: Path to Redemption, che racconta il ritorno di Zamperini e il suo percorso spirituale dopo la guerra. L’eredità di questo film non è soltanto artistica. È emotiva. È un invito a credere nella forza interiore quando tutto sembra perduto, la prova che il cinema, quando racconta storie vere con rispetto e potenza visiva, può diventare esperienza di vita. Stasera in tv, davanti allo schermo, rivivere la vicenda di Louis Zamperini significa farsi travolgere da una lezione universale: cadere non è la fine, rialzarsi è la vittoria.

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