Io Canto Family, dopo la prima puntata è evidente: perché Michelle Hunziker non basta al programma Mediaset

Il debutto della nuova edizione di Io Canto Family emoziona, ma i commenti del pubblico mettono in fila i veri nodi: meccanismo, giudizi, regolamento e orario. Ecco cosa non funziona secondo i social.

Ieri, martedì 16 settembre, Io Canto Family 2025 è tornato in prima serata su Canale 5 con la conduzione di Michelle Hunziker. Il talent punta sulle famiglie-coro: in gara 24 coppie dello stesso nucleo, con ragazzi tra i 10 e i 15 anni affiancati da genitori, nonni, zii o fratelli maggiori. Nella prima puntata si sono esibite otto coppie (prevalenza mamma–figlia, una mamma–figlio e una papà–figlia) con storie personali e brani scelti per raccontare il legame musicale.

La giuria è formata da Patty Pravo e Noemi, mentre i coach sono Giusy Ferreri, Sal Da Vinci, Serena Brancale ed Ermal Meta, new entry chiamate a preparare le famiglie e a duettare nella seconda manche “a brucia pelo”, senza prove, puntando su intesa e improvvisazione.

Io Canto Family: i quattro problemi che il pubblico vede già (dai commenti social)

1) “Odore di già visto”

“The Voice funziona perché ha messo in soffitta lo schema vecchio di Io Canto. Canale 5 prova a copiare di più il programma di Rai1. Ma l’effetto resta lo stesso, ‘solo una copia di mille riassunti’”.
Il paragone diretto con il programma di Antonella Clerici torna con forza: per molti spettatori, pur con una veste aggiornata, la struttura rimane derivativa e poco sorprendente.

2) Orario fuori target

“E il primo sgarro è arrivato. Piersilvio aveva detto che gli show normali, non reality, avrebbero chiuso tutti entro la mezzanotte. Uno show per famiglie/bambini non può chiudere alle 00:30, c’è scuola e si lavora. Così non va bene…”. Per un programma che dichiara di parlare a famiglie e minori, il finale dopo mezzanotte viene percepito come incoerente e penalizzante.

3) Meccanismo poco avvincente e giuria “mielosa”

“I problemi di Io Canto Family sono due e sono sempre gli stessi: meccanismo poco avvincente e giuria troppo mielosa. Peccato perché quest’anno i volti sono davvero ottimi…”. La cifra emotiva resta il cuore del format, ma quando prevale la dolcezza sui giudizi tecnici, lo spettacolo perde tensione competitiva.

4) Regolamento: confusione e cambi in corsa

“Hanno nuovamente sbagliato tutto. Il regolamento non c’è. Dal fare voti sommato a casaccio son passati a fare esibizioni a caso senza voti. Con questo format proprio non ce la fanno.” La percezione di regole poco chiare — tra voti, classifiche e manche — toglie ritmo e credibilità alla gara.

Io Canto Family
Commenti a Io Canto Family. Fonte: X e Instagram

Il nodo di fondo: emozione vs talento

“Sempre più delusa da questo programma che invece di premiare il vero talento, dà spazio solo alle solite storie strappalacrime. La giuria sembra più interessata a creare momenti televisivi che a riconoscere la bravura dei ragazzi… Perciò mi chiedo, è un talent o un reality emotivo?”. Molti messaggi sintetizzano così il cortocircuito: la narrazione sentimentale sovrasta il merito canoro, con il rischio di premiare la commozione più che le performance.

Cosa ha convinto (e cosa no) nel racconto della serata

  • Emozioni autentiche: l’idea di far cantare genitori e figli funziona e i duetti con i coach, costruiti sull’improvvisazione, hanno regalato momenti sinceri.
  • Volti forti: tra i più citati, ad esempio Matteo (11) con il papà Mario e Martina (15) con la mamma Manuela, segno che il casting ha materiale umano potente.
  • Criticità di format: senza un quadro di regole semplice e un giudizio tecnico più netto, la dimensione family rischia di scivolare nel melò.

Esiti della prima puntata

Alla fine del debutto, queste coppie hanno staccato il pass per proseguire:

  • Nina Ferrini con mamma Jessica (team Serena Brancale)
  • Lia Forroia con mamma Nicoletta (team Ermal Meta)
  • Melissa con mamma Roberta (team Giusy Ferreri)
  • Flavia Nardi con mamma Barbara (team Sal Da Vinci)

Il punto: perché “Michelle Hunziker non basta”

La conduzione è solida e calorosa, ma non può da sola risolvere i limiti messi a nudo dal pubblico: identità troppo vicina ad altri talent, regole ballerine, giudizi poco stringenti e orario incompatibile con il target. Se il programma vuole crescere, probabilmente, serviranno scelte nette già dalla prossima puntata: tempi più brevi, criteri di voto comprensibili, maggiore peso al canto rispetto al racconto e una giuria più coraggiosa nei verdetti.

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