Stasera in tv, su TV8 alle 21:35 torna in prima serata uno dei film più amati degli anni ’90: Robin Hood – Principe dei ladri. Diretto da Kevin Reynolds, il film ha trasformato il mito di Robin Hood in un’avventura epica capace di segnare un’intera generazione. Una pellicola che unisce azione, romanticismo e musica indimenticabile, rimasta nell’immaginario collettivo come una leggenda immortale.
La trama di Robin Hood – Principe dei ladri: un eroe ribelle contro la tirannia
La storia segue Robin di Locksley, interpretato da Kevin Costner. Dopo anni di prigionia durante le Crociate, torna in Inghilterra e trova la sua terra devastata. Il padre è stato ucciso e lo sceriffo di Nottingham opprime la popolazione con crudeltà e tasse insostenibili. Con il fedele compagno Azeem (un Morgan Freeman in stato di grazia), Robin si rifugia nella foresta di Sherwood, dove incontra Little John, Will Scarlett e Frate Tuck. Nasce così una resistenza di fuorilegge che ruba ai ricchi per dare ai poveri e che, nel tempo, diventa una speranza per l’intero regno. Lo sceriffo, reso memorabile dall’interpretazione di Alan Rickman, reagisce con ferocia, rapendo Lady Marian e costringendo Robin a una resa dei conti leggendaria.
Un cast che ha fatto la storia
Kevin Costner era nel pieno della sua fama dopo Balla coi lupi, film da Oscar. In Robin Hood regala un eroe ribelle e romantico, seppur discusso per il mancato accento britannico. Morgan Freeman offre una performance innovativa con Azeem, personaggio che porta in scena la diversità culturale in un contesto medievale. Alan Rickman ruba la scena con uno degli sceriffi più iconici di sempre, esagerato e irresistibile, tanto da vincere il BAFTA come Miglior attore non protagonista. Al loro fianco: Mary Elizabeth Mastrantonio come Lady Marian, Christian Slater nei panni di Will Scarlett e un cameo d’eccezione con Sean Connery nei panni di Riccardo Cuor di Leone, comparsa tenuta segreta fino all’uscita del film.

Premi, musica e un Oscar mancato per il film stasera in tv
Il film è ricordato non solo per la sua epica avventura, ma anche per la colonna sonora. La ballata “(Everything I Do) I Do It for You”, interpretata da Bryan Adams, ha conquistato il mondo: un successo planetario, per settimane in cima alle classifiche. La canzone vinse un Grammy Award, ottenne un MTV Movie Award e fu candidata all’Oscar come Miglior canzone originale. Una vittoria mancata che brucia ancora, considerando l’impatto culturale e commerciale del brano, diventato colonna sonora di un’epoca. L’intero film ottenne anche nomination per scenografia e musiche, consolidando la sua fama internazionale.
Curiosità dal set e dietro le quinte
Non mancano aneddoti che hanno reso leggendario il film. Alan Rickman inizialmente rifiutò la parte dello sceriffo, ma accettò dopo aver ottenuto libertà creativa assoluta: il risultato è una delle performance più memorabili dei cattivi del cinema. Kevin Costner tentò di lavorare sull’accento inglese, ma la produzione preferì che parlasse con il suo naturale accento americano. Il cameo di Sean Connery fu girato in un solo giorno e con grande segretezza. E ancora: Robin Hood – Principe dei ladri ispirò direttamente la celebre parodia di Mel Brooks, Robin Hood: Un uomo in calzamaglia, uscita pochi anni dopo.
L’impatto e l’eredità di un cult
Il film ha ridefinito il mito di Robin Hood per il pubblico moderno. Ha trasformato la leggenda in un racconto di ribellione sociale, influenzando le successive versioni cinematografiche, da quella di Ridley Scott con Russell Crowe fino al più recente Taron Egerton. Per molti spettatori degli anni ’90, è stata la porta d’ingresso al cinema avventuroso, coniugando spettacolo e valori universali come giustizia e amore. Robin Hood – Principe dei ladri rimane dunque un cult assoluto. Un film che ha infiammato il pubblico, fatto cantare milioni di persone e che, ancora oggi, continua a emozionare. Stasera in tv su TV8, il mito rivive in tutta la sua potenza.
