Ci sono film che non invecchiano: Il patto dei lupi, in onda stasera in tv su Iris alle 21:13, è uno di quei titoli che hanno segnato un’epoca. Diretto da Christophe Gans e uscito nel 2001, il film francese ha saputo unire thriller storico, horror gotico e arti marziali in un’unica esperienza visiva. Non solo: è ispirato a una delle leggende più misteriose della Francia, quella della Bestia del Gévaudan, un enigma che dal Settecento continua ad affascinare storici, scrittori e cineasti.
In un mondo dove il cinema europeo cercava spazio tra le grandi produzioni americane, Il patto dei lupi conquistò il pubblico con incassi superiori ai 70 milioni di dollari in tutto il mondo. E lo fece grazie a un cast stellare che oggi suona come un’icona: Monica Bellucci, Vincent Cassel, Samuel Le Bihan, Mark Dacascos, Émilie Dequenne. Volti che, tra Francia e Hollywood, hanno saputo imporsi come simboli di un cinema elegante e potente.
Il fascino di questo film non risiede solo nella storia che racconta, ma anche nel modo in cui la racconta. La Francia del Settecento, segnata da superstizioni e tensioni politiche, diventa teatro di un’avventura che mescola realtà e leggenda. Il cavaliere Grégoire de Fronsac (Samuel Le Bihan) e il suo fedele amico Mani (Mark Dacascos) vengono inviati da Luigi XV per indagare su una creatura che semina morte e terrore. Ciò che scopriranno va ben oltre la caccia a un mostro: intrighi di corte, società segrete e la manipolazione della paura collettiva per scopi politici e religiosi.
Ed è qui che il film si trasforma in qualcosa di più grande. Non solo una caccia alla Bestia, ma una riflessione sul potere e sull’oscurità nascosta dietro i palazzi nobiliari. In questo intreccio entrano in scena Monica Bellucci, magnetica come Sylvia, e Vincent Cassel, inquietante e carismatico nei panni di Jean-François. Due performance che, viste oggi, hanno il sapore di un classico.

Dal mito al cult: perché rivedere Il patto dei lupi stasera in tv è un’esperienza unica
Il patto dei lupi non è stato solo un successo di pubblico. Ha portato qualcosa di nuovo nel cinema europeo. Le scene d’azione coreografate, ispirate al cinema orientale e alle innovazioni visive post-Matrix, hanno aperto una strada che molti altri film avrebbero seguito. Era la prova che anche un film francese poteva osare, fondere arti marziali con ambientazioni storiche, e creare uno spettacolo internazionale.
Nonostante non abbia vinto premi importanti, il film rimase nel cuore degli spettatori. Perché? Perché non somigliava a nulla di già visto. Un ibrido narrativo che sfidava i confini tra generi. Un horror che non rinunciava all’avventura. Un fantasy che non dimenticava la politica. Un’opera che, ancora oggi, viene citata come esempio di coraggio creativo.
Ci sono anche dettagli curiosi che rendono la visione più intrigante. La sceneggiatura nasceva da un progetto intitolato “Lupu Dei”. Monica Bellucci e Vincent Cassel, all’epoca sposati, recitavano nello stesso film ma senza mai condividere reali momenti di coppia sullo schermo. E poi le sequenze di combattimento, girate con una precisione quasi maniacale, che mescolano eleganza e brutalità. Tutto questo rende Il patto dei lupi un’esperienza cinematografica che va oltre la semplice proiezione.
Stasera in tv, rivederlo in televisione, significa tornare a un periodo in cui il cinema europeo provava a sorprendere e a reinventarsi. Significa riascoltare le note di un’epoca in cui la leggenda della Bestia del Gévaudan diventava un pretesto per raccontare l’animo umano. Significa scoprire come Monica Bellucci e Vincent Cassel abbiano saputo imprimere il loro carisma in un racconto gotico ed epico. Se cercate un film che unisca mistero, passione, azione e un’estetica indimenticabile, questa è la serata giusta. Perché Il patto dei lupi non è solo un cult. È un’opera che ha cambiato il modo di guardare al cinema europeo. E che, vent’anni dopo, riesce ancora a catturare con la stessa intensità di allora.
