Stasera in tv andrà in onda in prima serata su Twentyseven alle 21:14 Vi presento Christopher Robin. Non è un semplice biopic. È un viaggio nell’anima di un padre e di un figlio. Un film che ha conquistato critici e festival internazionali grazie alla sua delicatezza narrativa e alla forza emotiva che sprigiona in ogni scena.
Diretto da Simon Curtis nel 2017 e distribuito in tutto il mondo, il film racconta la genesi di uno dei miti più amati dell’infanzia: Winnie the Pooh. Ma lo fa da un’angolazione sorprendente e struggente: il rapporto, fragile e tormentato, tra lo scrittore A.A. Milne e il figlio Christopher Robin Milne.

Stasera in tv,Vi presento Christopher Robin: quando successo e dolore vanno di pari passo
Goodbye Christopher Robin, titolo originale della pellicola, ha ottenuto candidature prestigiose e premi. La performance di Kelly Macdonald, nei panni della tata Olive, è stata candidata ai British Independent Film Awards. La colonna sonora di Carter Burwell, già autore delle musiche di Tre manifesti a Ebbing, Missouri, ha ricevuto nomination al World Soundtrack Award. Il film ha inoltre vinto l’Audience Award al Mill Valley Film Festival e il Truly Moving Picture Award all’Heartland Film Festival.
La critica lo ha definito un racconto di rara intensità. Un’opera capace di mostrare il prezzo umano nascosto dietro il successo letterario. Perché se Winnie the Pooh ha regalato sorrisi a milioni di bambini, il piccolo Christopher Robin Milne ha pagato con l’infanzia rubata la sua fama involontaria.
Il cast regala interpretazioni memorabili. Domhnall Gleeson dà corpo e voce alle fragilità di A.A. Milne. Margot Robbie interpreta con eleganza la moglie Daphne, divisa tra ambizione e senso di colpa. Will Tilston, nei panni del giovane Christopher, emoziona per autenticità. Alex Lawther, Christopher adulto, rende palpabile la ferita mai rimarginata. Attorno a loro, volti noti come Stephen Campbell Moore, Phoebe Waller-Bridge, Nico Mirallegro e Geraldine Somerville contribuiscono a creare un mosaico narrativo corale e delicato.
Il film non nasconde le sue ombre. Mostra come il successo possa diventare una prigione e come l’amore, pur presente, non sempre basti a salvare chi soffre. Ogni scena diventa un invito alla riflessione sul rapporto tra genitori e figli, sulla fragilità della memoria e sul peso della fama.
Curiosità e impatto sul cinema successivo
Il titolo originale, Goodbye Christopher Robin, non è casuale. Porta con sé il senso di addio, di separazione e di crescita inevitabile. Una dichiarazione di dolore e di maturazione che attraversa l’intero film. La colonna sonora di Carter Burwell amplifica le emozioni con toni intimi e struggenti. Le sue note accompagnano lo spettatore in un percorso che alterna dolcezza infantile e malinconia adulta.
Il film ha avuto un impatto duraturo. Ha riportato l’attenzione sulla figura storica di A.A. Milne e sul mito di Winnie the Pooh, ma ha anche aperto un filone narrativo più maturo nel raccontare i creatori di universi letterari. Dopo il suo successo, altri biopic su autori per l’infanzia hanno osato mostrare la dimensione privata, fatta di luci e ombre. Curioso notare come la pellicola abbia influenzato anche la percezione dei personaggi di Winnie the Pooh in produzioni successive. Non più soltanto simboli di leggerezza, ma anche specchi di una storia familiare più complessa e sofferta.
In questo senso, Vi presento Christopher Robin diventa qualcosa di più di un film biografico. È una riflessione universale su cosa significhi trasformare il dolore personale in arte, e su quanto spesso la creazione artistica comporti sacrifici intimi difficili da accettare. Guardarlo oggi significa confrontarsi con il prezzo del successo, ma anche con la magia che nasce dal legame tra padre e figlio. Un film che non lascia indifferenti e che continua a emozionare perché parla, in fondo, a ognuno di noi.
