Come Terra Amara, ma in Spagna: Prime Video osa con una serie che travolge il cuore

Se ami Terra Amara, sappi che su Prime Video ti aspetta una nuova storia capace di rapirti. Si chiama La Templanza. Non viene dalla Turchia, ma dalla Spagna. E questa differenza cambia tutto. Qui le passioni hanno il sapore del vino e della terra, non solo dei campi di Çukurova.

La serie ci porta nella seconda metà dell’Ottocento. Una cornice storica intensa, attraversata da rivoluzioni sociali, commerci internazionali e amori che sfidano il destino. Al centro ci sono Mauro Larrea, un uomo che ha perso tutto, e Soledad Montalvo, erede di una famiglia di produttori di sherry a Jerez. Due anime spezzate che si incontrano tra Messico, Cuba, Londra e Andalusia. Due vite che si intrecciano mentre cercano riscatto. Questa non è solo una vicenda d’amore. È un viaggio attraverso continenti e culture, è la lotta contro i fallimenti, i sacrifici, le convenzioni sociali ed è una saga familiare che mette al centro il vino, la memoria, le radici. In questo ricorda Terra Amara, ma ne amplifica la prospettiva.

Il cast è di quelli che restano impressi. Leonor Watling interpreta Soledad con una forza elegante e struggente. Rafael Novoa dà volto e voce a Mauro, un uomo segnato ma non vinto. Accanto a loro Juana Acosta, Esmeralda Pimentel, Emilio Gutiérrez Caba, Nathaniel Parker e Raúl Briones. Un mix di interpreti spagnoli e internazionali che rende viva ogni scena. Dietro le immagini ci sono luoghi autentici. Jerez de la Frontera, Londra, Cuba, Messico, Tenerife. Tutto contribuisce a un realismo che ti fa sentire lì.

Non a caso la serie nasce dal romanzo di María Dueñas, autrice già celebre con La notte ha cambiato tutto. La sua penna sa intrecciare amore e storia, piccoli dettagli e grandi orizzonti. E su schermo questa sensibilità diventa pura emozione.

Terra Amara
La Templanza

Perché chi ama Terra Amara amerà anche La Templanza

Le affinità sono tante. Entrambe le serie raccontano saghe familiari. Entrambe mettono in scena amori tormentati, intrighi, tradimenti e conflitti generazionali. In Terra Amara c’è la Turchia degli anni Settanta. In La Templanza la Spagna dell’Ottocento. Cambia lo scenario, non l’intensità.

Ci sono la lotta per la dignità, il peso delle tradizioni, il richiamo della terra. Ci sono donne forti che vogliono emanciparsi e uomini costretti a ricominciare. Ci sono viaggi dolorosi, esili forzati, terre lontane da conquistare. Tutti elementi che parlano al cuore di chi ha seguito Züleyha e Yılmaz.


Ma c’è qualcosa di unico. In La Templanza il vino è metafora di vita. La cura dei vigneti, l’attesa della vendemmia, la fragilità delle annate: tutto diventa specchio delle emozioni. Un bicchiere di sherry racchiude memorie, sacrifici, speranze. È la terra che parla, come i campi di cotone in Terra Amara. Non cercare qui premi altisonanti. Non ne troverai. Ma troverai ambientazioni curate, scenografie grandiose, costumi che raccontano un’epoca. Troverai la forza di una produzione spagnola che ha saputo conquistare anche il pubblico internazionale.

Perché guardarla oggi, su Prime Video? Perché è una storia che ti prende piano e poi ti travolge. Perché Mauro e Soledad non sono eroi perfetti, ma esseri umani con cicatrici vere. Perché ogni puntata ti porta lontano, eppure ti parla di te. In un tempo in cui le serie sembrano copie l’una dell’altra, La Templanza ha un’anima distinta. È spagnola, non turca. È europea, ma guarda al mondo. Ti regala la stessa intensità di Terra Amara, ma con un respiro diverso, più ampio, più universale. E allora lasciati travolgere. Non dalla solita soap, ma da un racconto che osa. Da una Spagna che non teme di mostrarsi fragile e potente. Da una storia che, come un buon vino, resta con te a lungo.

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