Raoul Bova lascia la tonaca di Don Matteo e torna sul grande schermo con un progetto sorprendente. Al suo fianco c’è Sabrina Impacciatore, reduce dal successo internazionale di The White Lotus. Insieme guidano il cast di Greta e le favole vere, una favola contemporanea che unisce Roma, Natale e la lotta ai cambiamenti climatici.
La storia non è una semplice commedia per famiglie. È un viaggio che intreccia fantasia, amicizia e impegno civile. Un film che vuole parlare ai bambini, ma soprattutto agli adulti che hanno dimenticato la forza delle favole. La regia è di Berardo Carboni, già noto per il suo sguardo visionario. La sceneggiatura, scritta con Fabio Di Ranno e Valeria Giasi, costruisce un universo dove il sogno diventa azione concreta. E la magia natalizia si trasforma in ribellione gentile.
Una bambina, un fumetto e un orso polare: inizia la favola con Raoul Bova e Sabrina Impacciatore
La protagonista è Greta, interpretata da Sara Ciocca. Ha nove anni, vive a Roma e ama il Natale. Porta lo stesso nome di Greta Thunberg, la giovane attivista che ha cambiato il dibattito mondiale sul clima. Un vicino illustratore le regala un fumetto ispirato proprio a Greta Thunberg. La piccola lo legge, si emoziona e decide di passare dalle parole ai fatti. Il fumetto diventa scintilla, il coraggio diventa azione. Quando scopre che una famiglia di malavitosi tiene prigioniera una cucciola di orso polare, Greta non resta a guardare. Con i suoi amici Sauro, Nicola e Katie, si lancia in un’avventura impossibile: liberare l’animale e portarlo fino al Polo Nord, dove si terrà una grande manifestazione per il clima. È l’inizio di un viaggio che unisce amicizia, coraggio e ribellione. Un percorso che mescola toni da commedia avventurosa e riflessione sociale. Una favola moderna che parla di ecologia ma anche di speranza.
Un cast che unisce generazioni
Oltre a Raoul Bova e Sabrina Impacciatore, il film coinvolge attori amati dal grande pubblico. Donatella Finocchiaro, Mattia Garaci, Federico Cesari, Demetra Bellina, Darko Peric, Federico Rosati (Michè), Alba Ramadani (Signe) e Roberta Palumbo (Elena). Un cast corale che parla a pubblici diversi, dagli adulti ai giovanissimi. Le riprese, sostenute dal Ministero della Cultura e dalla Regione Lazio, si sono svolte tra Roma e il Trentino-Alto Adige. Sei settimane intense, tra set urbani e paesaggi alpini. Una doppia anima che si riflette nella storia: il calore del Natale e il gelo del Polo Nord.

Una favola tenera e sovversiva
Greta e le favole vere non è un film come gli altri. È tenero perché racconta la magia del Natale, l’amicizia e la forza dei bambini. Ma è anche sovversivo perché mette al centro la crisi climatica e invita a cambiare prospettiva. Il film parla a chi ama il cinema d’avventura, a chi vuole emozionarsi, ma anche a chi cerca un messaggio. Perché le favole possono ancora cambiare il mondo. Non solo per i piccoli spettatori, ma anche per chi non crede più nella possibilità di ribellarsi.
L’attesa cresce
L’uscita nelle sale italiane non è ancora stata fissata. Ma l’attesa cresce di giorno in giorno. Il pubblico vuole scoprire questa favola che mescola Natalità, ecologia e ribellione. Una storia che suona attuale e necessaria. Perché in un’epoca segnata da crisi e paure, Greta e le favole vere offre una via diversa. Non la fuga, ma la possibilità di immaginare e agire. Una favola che non consola soltanto, ma spinge a credere nella forza dei gesti quotidiani. E forse è proprio questo il motivo per cui il nuovo film con Raoul Bova e Sabrina Impacciatore è già atteso come il più tenero (e sovversivo) dell’anno.
