Netflix, film tra i più visti in Italia oggi: un capolavoro drammatico e poetico, tratto da una storia vera

Su Netflix è arrivato Songs From The Hole, e in pochi giorni è entrato tra i titoli più visti in Italia. Non è un film qualunque. È un’opera che unisce documentario, musica, animazione e testimonianza diretta in un racconto che colpisce e resta dentro.

La storia è vera. Il protagonista è James “JJ’88” Jacobs, afroamericano condannato all’ergastolo a soli 15 anni per omicidio. Tre giorni dopo la sentenza, perse anche suo fratello. Un doppio trauma che avrebbe spezzato chiunque. Ma per JJ’88 è stato l’inizio di un cammino diverso. In isolamento, lontano da tutto, scrive e registra canzoni dal carcere. La sua voce attraversa mura e sbarre, trasformando rabbia e dolore in parole e musica. Ogni brano è un frammento di vita, un pezzo di verità.

Il film, diretto da Contessa Gayles e scritto insieme allo stesso JJ’88, mescola materiale documentaristico, animazioni, sogni e ricordi ricostruiti. Una narrazione che non si limita a raccontare i fatti, ma entra nelle emozioni. Racconta il carcere non solo come punizione, ma anche come luogo di resistenza e possibile rinascita.

Il cast alterna voci e volti reali: Kellie Evans, Devonte Hoy, Myles Lassiter, Ryleigh Leggett, Jovon Times, Africa Turner ed Ernest Walker. In produzione, anche Richie Reseda, produttore musicale e fondatore del collettivo abolizionista Question ¿ Culture.

Songs From The Hole non è solo cinema. È un progetto nato da lettere e telefonate da quindici minuti oltre le mura di una prigione. È un ibrido tra documentario e album visivo. Le tracce sono state prodotte mantenendo la voce originale incisa in isolamento. Nessun filtro, nessuna correzione: solo verità cruda e vibrante.

Netflix
Songs From The Hole su Netflix

Premi, impatto e perché sta conquistando il pubblico di Netflix

Il film ha vinto il Premio del Pubblico categoria Visions al SXSW 2024 e il Premio della Giuria per miglior documentario al BlackStar Film Festival. Ha ricevuto l’Excellence in Criminal Justice Storytelling Award al primo festival cinematografico dentro la prigione di Sing Sing. Altri riconoscimenti includono il Spirit of Paul Robeson Award al Newark Black Film Festival e premi a Indie Street, Fist Up, Buffalo International, Urbanworld, St. Louis, New Orleans. È stato candidato all’IDA Award come miglior documentario musicale.

Ma il vero impatto va oltre i festival. Songs From The Hole è usato da organizzazioni come Represent Justice per parlare di giustizia trasformativa e guarigione. Sta diventando un modello per i documentari sociali futuri. Mostra come la voce di chi vive il carcere possa raccontare il sistema dall’interno, senza mediazioni.

Su Netflix, l’uscita è accompagnata dall’EP ufficiale con 13 brani registrati in prigione. Ascoltarli dopo aver visto il film è un’esperienza diversa. Si riconoscono suoni, rumori di fondo, il respiro stesso della cella. Ogni parola è vissuta. Il merito più grande del film è la sua capacità di trasformare una storia di dolore in una storia di umanità. Non nasconde la colpa, ma ne mostra la complessità. Non nega la sofferenza, ma le dà una forma capace di parlare a tutti.

Chi lo ha visto parla di un’opera che scuote e consola allo stesso tempo. Un racconto che non dimentica la durezza della vita in carcere, ma trova spazi di luce tra le ombre. E forse è proprio questo che sta facendo innamorare il pubblico italiano: la certezza che anche nelle situazioni più estreme, la voce può trovare una via d’uscita. Se cercate un film che unisca verità, poesia e coraggio, Songs From The Hole è su Netflix adesso. E merita di essere visto oggi.

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