Stasera in tv Rai 2 accende la prima serata con un titolo che molti non hanno ancora scoperto. In fuga dall’incubo è un thriller drammatico del 2023 diretto da John Murlowski. Un film che entra sotto pelle e resta lì, pulsante, fino all’ultima scena.
Non è il solito film da palinsesto estivo. È una storia che parla di violenza domestica, paura, ma anche di coraggio e resistenza. Una vicenda in cui ogni passo verso la libertà costa lacrime, battiti accelerati e scelte impossibili. La protagonista è Jessica Howard, interpretata con intensità da Kayla Fields. Una donna che decide di scappare insieme al figlio Noah (Seth Braverman) dal marito violento, Peter (Mike Markoff). La fuga li porta a Los Angeles, dove Jessica spera di ricominciare da zero, ospite di sua sorella. Ma il passato, si sa, è un’ombra che non lascia andare facilmente.
Ogni giorno diventa una prova di forza. Ogni volto sconosciuto in strada sembra quello di Peter. Poi arriva la notizia: il marito è morto in un incidente. Fine dell’incubo? No. L’incubo cambia forma. Si insinua nella mente, nei sogni, nei rumori della notte. Jessica continua a sentirlo vicino. Forse è solo paura. O forse no. In questo clima sospeso tra realtà e paranoia, il film costruisce un’atmosfera soffocante. In fuga dall’incubo ti spinge a chiederti quante volte le nostre paure siano fantasmi… e quante volte siano reali.

Stasera in tv In fuga dall'incubo: cast, curiosità e impatto
Oltre a Kayla Fields, Mike Markoff e Seth Braverman, nel cast troviamo anche Sam Schweikert. Attori con una solida esperienza nei TV movies americani, soprattutto nel circuito Lifetime, famoso per storie intense e piene di suspense. Il regista John Murlowski conosce bene il genere. Non punta a colpi di scena gratuiti, ma a una tensione costante. Ogni inquadratura è un passo più vicino al cuore della protagonista. Ogni silenzio pesa più di mille parole.
Questo film non ha vinto premi nei grandi festival. Eppure riesce a colpire un nervo scoperto della nostra epoca: la difficoltà di liberarsi davvero dalla violenza psicologica e fisica. È cinema “piccolo” nelle ambizioni commerciali, ma “grande” nella capacità di parlare a chi guarda. Il tema centrale – la fuga da un partner abusante – è stato trattato in altre opere, ma qui trova un registro tutto suo. Nessuna spettacolarizzazione eccessiva. Nessuna vittima senza voce. Solo una donna che lotta, che cade e si rialza. E questo, forse, è il motivo per cui lascia il segno.
Non va confuso con Via dall’incubo del 2002, con Jennifer Lopez, anche se il tema è simile. Qui non ci sono coreografie d’azione hollywoodiane. C’è la realtà cruda e quotidiana della paura. Dal punto di vista dell’impatto, In fuga dall’incubo non ha cambiato il genere. Ma si inserisce nella scia di una rinascita dei thriller domestici al femminile. Storie che mettono al centro la determinazione di chi decide di dire basta, qualunque sia il prezzo.
E mentre la televisione continua a proporre grandi blockbuster o repliche rassicuranti, film come questo si ritagliano uno spazio silenzioso. Parlano a chi sa cosa significa vivere con un’ombra costante alle spalle. E lo fanno senza gridare, ma lasciando che la tensione cresca dentro lo spettatore. Stasera in tv, alle 21:00 su Rai 2, questo film merita di essere visto senza distrazioni. Perché non è solo un thriller. È uno specchio delle paure che tutti, almeno una volta, abbiamo sentito bussare dentro di noi.