In un’estate dove tutto sembra già visto, Alessandro Borghese riesce a sorprendere ancora. In un suo video pubblicato su Instagram, lo chef delle contaminazioni creative svela un piatto che profuma di stagione, natura e bellezza. Le mezze maniche con gamberi, asparagi e pesto di cicoria sembrano perfette da replicare a Ferragosto. Un’idea veloce, elegante, replicabile. Ma con quel tocco d’autore che fa la differenza.
Nel video, Borghese è sorridente, rilassato, circondato dal verde. La cucina è deserta. Il taglio delle inquadrature è intimo, quasi rubato. È come se stesse cucinando per te. Poi il racconto comincia. Con semplicità, mostra una manciata di cicoria selvatica, appena raccolta, che sbollenta con cura in acqua salata. Un attimo dopo, la cicoria finisce nel frullatore a immersione insieme a basilico fresco, pinoli, olio extravergine di oliva e un pizzico di sale. Il colore è brillante, il profumo lo immagini. Passa tutto al colino, senza fretta.

Gamberi crudi, scorza di limone e pasta viva: il segreto è nella semplicità per Alessandro Borghese
Mentre la pasta cuoce – una semola integrale di grano duro biologico che non scuoce e tiene bene – Borghese si dedica ai gamberi freschi. Li pulisce a mano, li taglia grossolanamente e li adagia in una ciotola insieme a pomodorini maturi. Poi grattugia su tutto della scorza di limone, aggiunge qualche foglia di basilico e mescola. In una padella a parte, fa saltare degli asparagi spezzettati. Basta un filo d’olio e pochi minuti.
L’acqua della pasta bolle. Il tempo di scolarla e unirla in una grande ciotola con il pesto di cicoria, gli asparagi ancora croccanti e, sopra tutto, i gamberi con i pomodori. Non serve altro. Niente parmigiano, nessuna panna. Solo l’istinto della natura e l’equilibrio dei contrasti. Il risultato è una pasta fresca, profumata, vegetale, che racconta l’Italia dell’estate. Un piatto pensato per chi, a Ferragosto, vuole sedersi a tavola senza appesantirsi.
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La scelta della pasta corta non è casuale: tiene meglio il condimento e regala quella masticazione “sincera” che Borghese ama. Questo piatto non è solo una ricetta: è un piccolo manifesto. Dice che si può mangiare bene con poco, con ingredienti vicini, con gesti semplici. “La cucina è anche tempo condiviso, profumi che ti porti dietro per ore, e sorrisi intorno a un tavolo”, sembra suggerire Borghese, mentre impiatta con calma.
La scelta di usare ingredienti di stagione è un altro messaggio chiaro. La cicoria selvatica, spesso dimenticata, qui diventa regina. Il pesto verde non è quello classico genovese: è più rustico, aromatico, e parla di terra. Ferragosto è il momento perfetto per osare la semplicità, per riscoprire sapori dimenticati e sorprendere con leggerezza. Questo piatto è un invito a farlo. Magari seguendo il video su Instagram, oppure ispirandosi e improvvisando. Perché, come Borghese insegna, la creatività nasce proprio da quello che abbiamo già.
Il pranzo di Ferragosto ha finalmente un’alternativa credibile al solito menù a base di pesce. Un piatto da replicare subito, o da salvare per ogni occasione in cui servono gusto, freschezza e un pizzico di poesia.
