Il Ferragosto di Mara Venier non ha il rumore dei flash, ma il suono dolce delle onde al tramonto.
Quest’anno la conduttrice di Domenica In ha scelto Fregene, a pochi chilometri da Roma. Una località balneare che unisce mondanità e ricordi d’infanzia. Niente isole tropicali. Niente jet privati. Solo il piacere di respirare aria di mare e vivere il tempo con lentezza. Le storie Instagram raccontano tutto senza bisogno di parole. Una spiaggia ordinata, ombrelloni bianchi e rossi allineati. Un cielo che si accende di arancio mentre il sole scende dietro la linea dell’orizzonte. Una candela accesa nella sabbia. E il passo leggero di un bambino - probabilmente il nipote - che gioca vicino all’acqua.
La Venier appare sorridente, i capelli sciolti, il viso illuminato da una luce naturale. Indossa un abito estivo ricamato, colori vivi che contrastano con la sabbia chiara. Nello scatto più tenero, stringe forte il nipote. Lo bacia sulla guancia. Lo guarda come si guarda un tesoro. In un altro momento, la spiaggia è quasi vuota. Il mare è calmo, protetto dalle barriere di scogli. L’acqua riflette tonalità rosa e dorate. È l’immagine di un Ferragosto che non insegue la folla, ma il silenzio dei momenti intimi.

Mara Venier: Fregene tra tramonti e ricordi
Fregene ha sempre avuto un fascino particolare. Negli anni Sessanta era il rifugio di attori, registi e scrittori. Oggi conserva quell’aria elegante ma accessibile. Ci sono stabilimenti storici e tratti di spiaggia libera. C’è la pineta monumentale, dove il profumo dei pini si mescola alla salsedine. Il Ferragosto qui è un mosaico di suoni e colori. I bambini che giocano sulla battigia. Le voci che si alzano dai tavoli apparecchiati all’aperto. Le biciclette che sfrecciano lente tra le strade alberate. La Venier si muove in questo paesaggio con naturalezza, come se facesse parte della sua memoria affettiva.
Il suo Ferragosto è fatto di gesti semplici: un brindisi al tramonto, un abbraccio, una passeggiata a piedi nudi sulla sabbia. Non c’è ostentazione. Non c’è la corsa all’immagine perfetta. C’è la volontà di esserci, di vivere il presente senza distrazioni. In una delle immagini più suggestive, il sole è un punto rosso che sfiora l’acqua. Gli ombrelloni sono chiusi, pronti per la notte. La scritta “Buon Ferragosto” compare in sovrimpressione, come un augurio collettivo.
È il racconto di un’estate italiana che resiste, dove il mare non è sfondo di un set, ma il centro di giornate vere. Dove il lusso non sta in quello che si mostra, ma in quello che si sente. Guardando queste foto si ha la sensazione che Mara ci stia dicendo: “La felicità è qui. Nelle piccole cose. Nelle persone che ami. Nella luce che ti scalda il viso.” Ed è per questo che il suo Ferragosto a Fregene, pur in una località affollata, resta un’immagine rara. Non per la scenografia, ma per l’autenticità di chi la vive.