Francesca Tocca ha scelto di scomparire per un po’, non dai social, ma dal rumore ed è partita per San Lucido, in Calabria. Un borgo che si affaccia sul Mar Tirreno, tra scorci antichi e silenzi che curano. Le immagini che ha condiviso raccontano molto più di una vacanza.
Una piscina immersa nel verde. Francesca che si lascia andare al sole, in un costume verde che si fonde con l’erba. Lo sguardo chiuso, la mente altrove. Nessun filtro. Nessuna posa forzata. Solo luce, calma, e un’intimità esposta senza esibizionismo. Il tempo a San Lucido sembra sospeso. Tra le mura color sabbia delle case, tra i rami che si muovono appena, tra l’acqua trasparente che accarezza la costa. È un luogo che non ha bisogno di urlare per farsi sentire. E Francesca Tocca lo sa.
Lo dimostra anche a tavola. In una terrazza affacciata sul mare, ha pranzato con pesce spada, gamberoni e calamari alla griglia. Acqua frizzante, vino bianco calabrese in secchiello, pane rustico in cestino. Accanto, le patatine fritte. Un contrasto che parla di verità, semplicità, gusto. Non ci sono lussi ostentati, solo dettagli autentici. La brezza che muove la tenda. Il silenzio tra una portata e l’altra. Il suono del mare appena sotto.
Nel tardo pomeriggio, il paesaggio cambia. Francesca si sposta in collina. Davanti a lei, un’insegna scritta a mano: “Il Paradiso”. È un punto panoramico che domina tutta la costa. E proprio lì, il sole si tuffa nel mare come un rito antico. Il cielo si colora di arancio, rosso, oro liquido. Francesca Tocca non compare nelle immagini. Ma la luce racconta la sua presenza. Un momento che si guarda e basta. Niente caption, solo emozione.
La sera arriva piano. Ed è magia. Le vie del centro si illuminano di lampadari sospesi. Non luci qualsiasi, ma chandelier interi, appesi tra i palazzi. Una sfilata di cristalli che trasformano un vicolo in teatro. E ancora, in una foto c’è in primo piano un cestino di focaccia calda, appena sfornata. Il cielo sullo sfondo è blu profondo, con una linea rossa all’orizzonte. È l’ultimo saluto del sole. E l’inizio di una notte senza orologio.

San Lucido in Calabria, il posto dove sparire diventa un gesto d’amore
In Calabria ci sono luoghi che non cercano turisti. Cercano anime lente. San Lucido è uno di questi. Non ci sono resort o movida. C’è il suono dei passi sui ciottoli. C’è il profumo del pane. Ci sono i gatti sulle scale colorate con su scritto “I love San Lucido”. Francesca Toca lo ha capito. E il suo viaggio lo dimostra. Ha scelto una piscina silenziosa invece della spa, ha preferito una grigliata sul mare invece del brunch. Ha cercato spazi vuoti da riempire di respiro.
San Lucido d’estate sa di tramonti quotidiani, di borgo vivo dopo cena, di eventi all’aperto che sembrano improvvisati. Ma che restano nella memoria. Ci sono anche borghi vicini, da scoprire con calma. Come Fiumefreddo Bruzio, tutto in salita, tutto bellezza. O Fuscaldo, con la sua spiaggia silenziosa e l’odore di legno nelle case antiche.
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Una vacanza così costa poco, ma vale molto. Dormire in zona può andare dai 50 agli 80 euro a notte in alta stagione. Una cena con vino locale e piatti calabresi non supera i 35 euro a persona. E per chi si accontenta di una focaccia, bastano pochi spiccioli. Francesca Tocca non ha bisogno di dirlo: basta guardare le sue foto. In questo angolo di Calabria, ha ritrovato un tempo diverso. E forse anche sé stessa. Non è solo un viaggio. È una scelta. Quella di tornare a guardare, ascoltare, sentire davvero.
