Lillo e Lastrico al cinema con la sfida più travolgente: il film è l’evento che riaccende l’estate italiana

Lillo, Maurizio Lastrico e una band di detenuti improbabili accendono il grande schermo con una storia di riscatto, sogni e secondi tentativi. Il 28 agosto 2025 arriva Tutta colpa del rock, una commedia musicale che promette di far sorridere e riflettere. Dietro la macchina da presa c’è Andrea Jublin, mentre la distribuzione è affidata a PiperFilm. La produzione porta la firma di Be Water Film e PiperFilm, in collaborazione con Netflix.

Questa volta il carcere diventa un palco. Lillo, nei panni di Bruno, interpreta un ex chitarrista egoista e bugiardo, che ha perso tutto. Carriera fallita, rapporti distrutti, dignità azzerata. Dopo una serie di errori, finisce dietro le sbarre. Ma proprio lì, in quel luogo chiuso e grigio, trova qualcosa che non cercava più: un’occasione per cambiare.

La musica diventa il filo conduttore. La sua vita sembra ormai spenta, ma l’annuncio del Roma Rock Contest riaccende una scintilla. Bruno decide di formare una band con i suoi compagni di cella e partecipare alla gara. In palio c’è un premio in denaro. Ma per lui, il vero premio è un altro: mantenere la promessa fatta alla figlia Tina. Portarla in America per un viaggio sulle tracce del rock più autentico.

Accanto a Bruno troviamo personaggi indimenticabili. Maurizio Lastrico è Roberto, compagno di cella e padre affettuoso. Massimo Cagnina interpreta Osso, un gigante dal cuore tenero. Elio è il Professore, un intellettuale schivo ma fondamentale. E poi c’è Agnese Claisse nel ruolo di Eva, batterista dal temperamento esplosivo. Infine, Naska veste i panni di K-Bone, ex trapper dal cuore poetico. Completano il cast Valerio Aprea, Massimo De Lorenzo e Carolina Crescentini.

La colonna sonora non è da meno. A firmarla c’è Motta, che cura anche la supervisione musicale. Tra i brani spicca “Nato nel posto sbagliato”, interpretato da Naska, con sonorità che mescolano Cor Veleno e Danno. Un mix esplosivo che accompagna la trasformazione dei personaggi.

Lillo
Lillo

Lillo tra carcere e palcoscenico: una commedia che parla di noi

Tutta colpa del rock non è la solita favola a lieto fine. Non promette miracoli, ma racconta errori, cadute e tentativi di risalita. Il tutto con ironia e delicatezza. Bruno non diventa un eroe perfetto. Rimane imperfetto, umano, fragile. Ma trova la forza di riprovarci. La band che nasce in prigione è un gruppo di ultimi, ma è proprio lì che si accende la libertà. La musica diventa un grido, un abbraccio, una fuga mentale da quattro mura grigie.

La regia di Andrea Jublin punta su un racconto empatico, che evita facili moralismi. Ogni personaggio ha le sue ombre, ma anche una luce nascosta. Nessuno è salvato per caso. Tutti devono sudare per guadagnarsi una seconda possibilità.

Le anteprime nazionali del 9 e 10 agosto 2025 saranno il primo banco di prova. Poi il 28 agosto il film uscirà nelle sale italiane. Non solo una commedia estiva, ma un film-evento che vuole lasciare il segno nel panorama del cinema italiano contemporaneo. Il legame con Netflix potrebbe portare il film anche su piattaforme streaming, ampliando il pubblico oltre i confini del grande schermo. Ma per ora il cuore di Tutta colpa del rock batte in sala, dove la musica e le emozioni possono esplodere insieme, dal vivo.

 

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Chi ama il rock, chi ha sbagliato e vuole ripartire, chi crede nelle seconde possibilità: questo film parla a loro. Ma anche a chi cerca semplicemente una storia che fa sorridere e pensare. Senza dimenticare mai di emozionare. Lillo e Maurizio Lastrico sorprendono con una sfida nuova, intensa e piena di energia. In un’estate che sembrava già scritta, Tutta colpa del rock porta sul grande schermo una ventata di libertà e passione. E la voglia di credere che, a volte, persino dietro le sbarre, si può ricominciare a vivere.

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